Dopo l’allarme lanciato questa mattina dalla Fondazione Gimbe, il suo presidente Nino Cartabellotta è tornato alla carica riguardo la campagna vaccinale. «Ci sono due criticità: il numero di somministrazioni giornaliere, che si è attestato a 485mila in media, ma questo per le forniture, e il fatto che ci siano ancora tanti fragili da vaccinare. Ben venga l’ampliamento delle Regioni, ma bisogna cambiare strategia con i fragili», ha dichiarato a Uno Mattina. Nel frattempo, la situazione dal punto di vista epidemiologico sta migliorando: «Siamo sulla buona strada, ma come sempre buona parte della responsabilità è affidata ai cittadini, quindi è anche merito loro se le cose stanno andando così». Riguardo gli inviti alla prudenza: «In una pandemia bisogna fare una serie di previsioni sugli scenari peggiori, in passato abbiamo pagato caro un eccesso di ottimismo. Il rischio ragionato sembra aver funzionato per una serie di fattori: sicuramente l’incremento delle vaccinazioni, la stagionalità del virus che circola meno stando all’aperto e per le restrizioni».



Nell’ottica del rischio ragionato è stata quindi presa una decisione politica, che però si basa anche su dati scientifici. «Da ormai 10 settimane vediamo decrescere il numero dei nuovi casi settimanali, c’è stata una riduzione anche dei decessi e dei posti letti occupati in ospedale. Questo è stato possibile grazie ad un altro risultato, quello della vaccinazione dei soggetti fragili». Per questo diverse Regioni sono destinate a passare in zona bianca: «Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna diventeranno bianche, poi Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto a seguire, perché sono a due settimane con incidenza bassa». (agg. di Silvana Palazzo)



GIMBE “TROPPI OVER 60 NON ANCORA VACCINATI”

Sono ancora troppi gli italiani over 60 che non hanno ricevuto il vaccino. E’ questo l’allarme lanciato dalla Fondazione Gimbe, che ha stimato in circa 3.7 milioni le persone che hanno dai 60 anni in su, ancora “scoperte”, e quindi a forte rischio ospedalizzazione causa covid. Stando a quanto specificato dal noto tink tank milanese nel suo classico report settimane, in Italia, al 26 maggio, il 36.4% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino, leggasi (21.677.111), mentre il 17,9% ha completato il ciclo vaccinale (10.647.817), quindi sia la prima quanto la seconda dose di richiamo, o nel caso di Johnson & Johnson, una sola dose.



La Fondazione Gimbe ha stimato una media di circa 500mila dosi somministrate al giorno nell’ultima settimana, precisamente 485mila ogni 24 ore, un dato tutto sommato in linea con i precedenti numeri, essendosi scostato solamente dello 0.7%. “Complessivamente – precisa Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE – oltre 3,7 milioni di over 60 ad elevato rischio di ospedalizzazione e decesso non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose di vaccino e più precisamente: 7,6% degli over 80 (n. 336.061); 18,4% della fascia 70-79 (n. 1.099.757); 31,3% di quella 60-69 anni (n. 2.306.916)”.

FONDAZIONE GIMBE: “CROLLANO I RICOVERI E I CONTAGI”

Fondazione Gimbe quindi denuncia: “Più in generale – le parole del Presidente, Nino Cartabellotta – alcune Regioni, piuttosto che utilizzare altre strategie per aumentare la copertura vaccinale degli over 60, stanno ampliando in maniera molto diversificata i target anagrafici con l’obiettivo primario di mantenere elevato il numero delle somministrazioni”, e ciò rappresenta quindi un argomento di preoccupazione. Ci sono comunque molti dati positivi su cui riflettere, a cominciare dal crollo dei ricoveri, scesi di ben il 71% negli ultimi 50 giorni, di cui il 65% nelle terapie intensive, e questo grazie a soprattutto ai vaccini. Confermata anche la riduzione dei nuovi casi anche per gli scorsi sette giorni, con un calo del 29.5%, e la situazione sta migliorando anche per quanto riguarda le vittime, diminuite del 17.4%.