Andrea Piazzolla si mostra sereno ai microfoni de “La Vita in Diretta” commentando il suo rinvio a giudizio. «Sono tranquillo, anche perché quando rientro a casa trovo una donna di 93 anni. Massimo rispetto per il suo tempo, ma non abbiamo tempo di essere tristi, affrontiamo le cose in maniera semplice e giusta», ha dichiarato il collaboratore dell’attrice. Sull’esito del processo comunque Andrea Piazzolla non si sbilancia: «C’è un giudizio in corso, è giusto dare spazio alla magistratura. Decideranno loro, ma io non credo di aver fatto questo». E conferma di volerle restare accanto a Gina Lollobrigida: «Allontanarmi da Gina vorrebbe dire levarmi la vita». L’inviata ha poi rivelato una dichiarazione di Andrea Piazzolla a telecamere spente: «Quando ho saputo della denuncia sono stato contento perché per la prima volta era nei miei confronti, non era un atto di accusa nei suoi confronti».



Poi è andata in onda la seconda parte dell’intervista: «Desiderava venire in tribunale, ma fa molto caldo e ha 93 anni… Volevo che ascoltasse musica e disegnasse anziché stare qui con me». Riguardo le accuse che gli vengono mosse: «Io credo di aver fatto parte del mio dovere. Ha fatto tanto per me, il minimo che posso fare io è esserle riconoscente. Non ho mai speso brutte parole nei confronti dei suoi familiari perché fanno sempre parte della sua famiglia, ma avremo modo di difenderci». (agg. di Silvana Palazzo)



GINA LOLLOBRIGIDA, MANAGER ANDREA PIAZZOLA A PROCESSO

Il manager di Gina Lollobrigida a processo: Andrea Piazzolla è stato infatti rinviato a giudizio nella causa intentata dal figlio dell’attrice, Milko Skofic, e dal nipote Dimitri. Lo ha deciso il gup del Tribunale di Roma, che ha fissato la prima udienza all’1 dicembre 2020. «Questo rinvio a giudizio per me è una grande opportunità dove finalmente potrò iniziare a chiarire tante cose», il commento del collaboratore di Gina Lollobrigida, accusato di circonvenzione di incapace. «Il nostro tempo è limitato! Bisogna saper apprezzare ciò che accade a prescindere che ci piaccia o meno. Essere grati alla vita, di questo si tratta», ha poi aggiunto Andrea Piazzolla. La vicenda è stata anche ampiamente dibattuta in televisione, con alcuni programmi – come Live Non è la D’Urso – che hanno a lungo approfondito la questione. Ora Andrea Piazzolla finisce sul banco degli imputati: il gup Emanuela Attura ha accolto la richiesta del pm Eleonora Fini. Il figlio e il nipote della diva si sono costituiti parte civile con l’avvocato Michele Gentiloni Silveri.



GINA LOLLOBRIGIDA, MANAGER ANDREA PIAZZOLA A PROCESSO

Per gli inquirenti Andrea Piazzolla avrebbe contribuito all’allontanamento di Gina Lollobrigida da amici e familiari, poi avrebbe cominciato a sperperare il patrimonio dell’attrice. Il manager aveva infatti preso in mano le redini dei beni della diva, diventando amministratore unico della società Vissi D’Arte. Piazzolla avrebbe acquistato moto e macchine di lusso, venduto appartamenti in piazza di Spagna, il tutto per una cifra a sei zeri. Ma lui, sempre col sostegno e il pieno appoggio di Gina Lollobrigida, ha sempre respinto le accuse. E ora dovrà difendersi a processo, visto che è stato rinviato a giudizio. La vicenda giudiziaria sta facendo il giro del mondo: se ne parla, ad esempio, anche in Francia, dove Vanity Fair parla ad esempio di «una strana storia familiare» che «ora si gioca in tribunale». Secondo Javier Rigau, Piazzolla avrebbe fatto breccia nell’attrice smantellando una truffa ai suoi danni: «Ma siamo convinti che abbia organizzato lui stesso la truffa per conquistare la fiducia di Gina che, dopo quel viaggio, non è stata più la stessa», ha dichiarato recentemente a Paris Match. La vicenda verrà chiarita, dunque, in tribunale.