Gina Lollobrigida non riesce a trovare pace: soltanto nei giorni scorsi, l’attrice 92enne, attraverso il proprio staff, aveva fatto sapere che il giudice tutelare aveva accolto la richiesta dell’amministratore di sostegno, che sarebbe stata presentata a sua insaputa, autorizzando il prelevamento di oggetti preziosi dalla sua abitazione. In queste ore, poi, è spuntata una misteriosa vendita all’asta dei suoi beni, individuata appena in tempo dalle autorità, che l’hanno stoppata sul nascere. La vendita avrebbe dovuto contemplare 50 opere di valore tra quadri, cimeli e oggetti preziosi e si sarebbe dovuta tenere fra 2-3 giorni, con un valore stimato di partenza pari a 300mila euro. Il pm, Laura Condemi, ha disposto un sequestro preventivo d’urgenza, per scongiurare di incorrere in ulteriori rischi d’asta. Al momento il fascicolo d’indagine è ancora contro ignoti, ma nel documento si sospetta di qualcuno che avrebbe approfittato “dello stato di deficienza psichica, consistente in uno stato di vulnerabilità e suggestionabilità”. Gina Lollobrigida, sconvolta, ha commentato amaramente: “Hanno deciso di farmi morire in modo ignobile, neanche come si farebbe con i delinquenti. In un Paese civile non è tollerabile che avvengano dei soprusi così gravi e ingiusti”.



 

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