Gina Lollobrigida sarà la protagonista dell’appuntamento di oggi con “Un giorno in pretura”, il programma di Rai 3 che entra da anni nelle aule dei tribunali e che ripartirà proprio questa sera per parlare della triste vicenda della 92enne attrice capitolina. “Una diva da sposare” è il sottotitolo del segmento che la trasmissione di questa sera dedica a una delle icone dell’immaginario cinematografico italiano del Dopoguerra con alcuni video esclusivi del processo che fanno riferimento al caso delle finte nozze dell’attrice con Francisco Javier Rigau Rafols. Il programma di Roberta Petrelluzzi infatti proverà a ricostruire la lunga vicenda processuale che ha visto la Lollobrigida contrapposta all’imprenditore catalano, molto più giovane di lei, che stando alla versione della ‘diva’ l’avrebbe sposata solamente col secondo fine di mettere le mani sulla sua cospicua eredità. Quelle nozze furono celebrate il 29 novembre del 2010 ma l’attrice, sempre lucidissima nelle immagini che vengono mostrate, ha sempre continuato a sostenere che tante delle cose raccontate da Rafols non sarebbero mai successe tranne che “nella fantasia malata di quest’uomo”, anche se il diretto interessato aveva avuto modo di spiegare che a suo dire le nozze per procura erano state un’idea di lei per “tutelare la privacy”.
GINA LOLLOBRIGIDA E IL CASO DELLE FINTE NOZZE CON FRANCISCO RIGAU RAFOLS
Infatti guardando i video di quel processo si scopre come secondo l’accusa l’imprenditore iberico avrebbe fatto firmare a Gina Lollobrigida quella che era una falsa procura, indispensabile per celebrare le nozze in Spagna, e successivamente non ha però portato all’altare l’attrice italiana ma un’altra figurante, sua complice, al fine di ingannarla. Va ricordato che al termine del suddetto processo (partito con la denuncia di Andrea Piazzolla, giovane assistente dell’attrice che poi fu a sua volta denunciato dall’imprenditore per “circonvenzione di incapace”) per cui era accusato non solo di utilizzo di atti falsi ma anche di truffa, Francisco Rigau Rafols è stato assolto nel 2017: “Il fatto non sussiste” è stato il responso del Tribunale di Roma, circostanza che ha molto amareggiato la Lollobrigida che peraltro ha sempre sostenuto che invece tutto è avvenuto a sua insaputa. Ad ogni modo quelle nozze definite fasulle e celebrate in terra iberica non sono mai state ratificate ai fini civili e due anni dopo, nel 2019, la Sacra Rota ha concesso alla 92enne di Subiaco, stremata da questa lunga vicenda processuale, di tornare di fatto “signorina” annullando il matrimonio religioso con Rafols.
Una vicenda assolutamente articolata la cui protagonista è una signora che dovrebbe occupare le pagine dei giornali non per le triste vicende giudiziarie, ma perché da circa 60 anni è, e lo è ancora, l’icona dell’Italia per bene nel mondo.#UnGiornoinPretura, domenica su #Rai3. pic.twitter.com/RrRYnIsrwK
— Un Giorno in Pretura (@ginpretura) April 30, 2020