Ampio spazio stamane a Mattino 5 dedicato alla morte di Gina Lollobrigida, grande diva del cinema italiano a internazionale, conosciuta in tutto il mondo. Sulle ultime ore prima del decesso si sapeva ben poco, ma Michelangelo Iuliano, davanti alla casa di cura Pio XI di Roma, ha svelato: “Qui ieri è scomparsa a 95 anni Gina Lollobrigida. Ci sono diverse cose da dire sulla cronaca delle ultime ore che si legano alle vicissitudini degli ultimi anni. Inizialmente il figlio non aveva voluto rivelare dove era ricoverata, era stata ricoverata giovedì. Secondo l’avvocato Ingroia – ha proseguito l’inviato di Mattino 5 – che abbiamo appena sentito, le cause della morte sarebbero diverse: insufficienza renale, polmonite ed era addirittura sorta un’ulcera nelle ultime ore”.



“Entra in questo discorso Andrea Piazzola – ha continuato il giornalista Mediaset – una delle persone più vicine a Gina Lollobrigida, a processo per circonvenzione d’incapace. Ieri mattina ha dichiarato che non è stato avvisato della morte e quando l’ha scoperto si è presentato subito in ospedale così come raccontato da Andrea Piazzolla, non abbiamo l’altra versione. Insomma una vicenda complicata che ha portato degli strascichi che però non devono oscurare il mito dell’attrice, celebrata sui giornali di tutto il mondo”.



GINA LOLLOBRIGIDA: “FUNERALI GIOVEDI’ MATTINA”

Michelangelo Iuliano ha continuato svelando quando vi sarà il funerale di Gina Lollobrigida, che si celebrerà a Roma dove l’artista si era trasferita da molti anni in una splendida villa sull’Appia Antica: “Il sindaco di Roma, Gualtieri, ha detto che la città saprà ricordarla come merita. Domani la camera ardente in Campidoglio per tutta la giornata e giovedì mattina i funerali presso la Chiesa degli Artisti in Piazza del popolo”. In collegamento a Mattino 5 anche Massimo Borgnis, vicedirettore di Chi, che ha spiegato: “E’ un peccato che queste diatribe famigliari abbiano rovinato l’immagine di una donna che è stata molto forte”.

Leggi anche

Gina Lollobrigida, da Andrea Piazzolla "potente opera di suggestione" sull'attrice/ Motivazioni sentenza