L’avvocato Antonio Ingroia, difensore di Gina Lollobrigida, ha ricordato la diva ai microfoni di “Domenica In”, in occasione della puntata andata in onda nel pomeriggio di domenica 22 gennaio 2023 su Rai Uno e condotta da Mara Venier. Il legale ha esordito asserendo quanto segue: “Solo chi non ha mai conosciuto Gina Lollobrigida può sostenere che fosse manipolabile. Uno dei motivi per cui il giudice tutelare ha applicato l’amministratore di sostegno all’attrice, è un atto di ribellione da parte di Gina al giudice”.



Cosa accadde in quella circostanza? Tutto nacque quando lui la interrogò e le chiese a quanto ammontasse il suo patrimonio e dove fossero i suoi beni. Gina Lollobrigida gli disse ‘Basta!’, ‘Non rispondo a queste domande’. Quel giudice ha fondato su questo rifiuto la convinzione del fatto che lei non fosse consapevole del suo patrimonio e questo ha causato l’applicazione dell’amministratore di sostegno”.



AVV. ANTONIO INGROIA: “LA GIUSTIZIA CON GINA LOLLOBRIGIDA SI È RIVELATA UN MURO DI GOMMA”

Nel prosieguo di “Domenica In”, l’avvocato Antonio Ingroia ha aggiunto che, in riferimento a Gina Lollobrigida, “la giustizia si è rivelata un muro di gomma. Io come suo avvocato ho cercato anche di partecipare attivamente al processo in cui Andrea Piazzolla è imputato per circonvenzione d’incapace, essendo legale scelto da Gina Lollobrigida, ma l’avvocato c’era già ed era stato scelto dall’amministrazione di sostegno”.

Non solo: Ingroia ha sottolineato anche che abbiamo fatto ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo contro l’amministratore di sostegno, ma la risposta pervenutaci diceva che la Corte Europea non poteva intervenire su una questione sulla quale aveva assunto una decisione la magistratura italiana”.