Ginevra e Beatrice nell’ultima puntata di Ti Spedisco in Convento si sono trovate a essere protagoniste in due diversi ambienti ma rimanendo comunque legate da un filo indissolubile che non si scioglie neanche a distanza. Spesso si trovano a parlare di loro e del loro rapporto, della positività dello stesso ma anche dei limiti personali conseguenti al fatto di aver potuto sempre contare sull’aiuto dell’altra. Da una parte Ginevra arriva a interrogarsi sul rapporto con la sorella mentre vive l’esperienza del Convento di Clausura in un modo sofferto e pesante, come una prova di resistenza e di forza volontà che non pensava di riuscire a superare. Dall’altra Beatrice spiega l’intensità del rapporto che ha con la gemella, un rapporto fortificato dalla mancanza di un sereno rapporto coi propri genitori; si sono sempre aiutate fino però ad annullare e limitare la personalità autonoma di ciascuna di loro. Beatrice arriverà a dire che appoggerà sempre la sorella ma non vorrà più il suo condizionamento. Anche Ginevra nella clausura, nell’eccezionalità dell’esperienza, dall’occasione irripetibile di potersi ascoltare ed interrogare trae lo spunto per ammettere di non sentirsi realizzata.



Ginevra e Beatrice e lo scatto a Ti Spedisco in Convento 2

Lo scatto per Ginevra e Beatrice a Ti Spedisco in Convento è quando entrambe decidono di accettare il metodo proposto dalle suore ed iniziano ad interagire smettendo di limitarsi a evidenziare quella che a loro sembra una vera assurdità come scelta di un modo di vivere così distante dalle cose concrete e dalla vita di tutti i giorni che loro conoscono. Da una parte il silenzio ed il canto e dall’altra c’è la pulizia della spiaggia dai rifiuti come prima esperienza di fare qualcosa per gli altri e poi, soprattutto, l’incontro con le donne del Bistrot della cucina etnica dove Beatrice capisce che c’è un altro modo di vivere la vita comunque in allegria e serenità. Per Ginevra il momento decisivo diventa quello delle semplici parole della madre superiora rispetto a quanto sia importante dedicarsi a coltivare con amore la propria pianta trasferendo quel concetto alla necessità per loro di dedicarsi a sé stesse. Riconosce che era arrivata ad un punto che rischiava di far franare tutto ciò che avrebbe potuto farla stare meglio con sé stessa e con gli altri. Quando viene il momento di riabbracciarsi Ginevra e Beatrice tendono ad evidenziare la positività di ciò che hanno vissuto in questa puntata soprattutto nell’avergli dato modo di poter affrontare il rapporto tra di loro con una diversa prospettiva di crescita delle peculiarità di ciascuna di loro.



Dubbi e perplessità

Qualche motivo di perplessità ci rimane su Ginevra e Beatrice quando, da qualche frase soprattutto della prima sulla voglia di poter vivere anche lei l’esperienza della clausura per dimostrare a sé stessa di potercela fare come la sorella gemella, si capisce che da questa consapevolezza potrebbe sorgere una qualche rivalità non si quanto positiva per il raggiungimento del risultato sperato nella gara di Ti Spedisco in Convento. Tutti gli intervistati non riescono a superare il disagio nel vedere che le gemelle non riescono comunque, puntata dopo puntata, ad uscire dal recinto del racconto del loro rapporto come se non esistesse altro e non ci fossero altri interessi ed altre opportunità anche di vita e di esperienza. Nelle prossime puntate dovremo vedere se si uscirà da questo schema e si potrà apprezzare le capacità, le doti di ciascuna di loro.

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