Gino Cogliandro, conosciuto per essere uno dei membri del trio Tretté, è morto all’età di 72 anni a seguito di un infarto grave, che gli ha provocato delle complicanze polmonari: era ricoverato da diversi giorni all’ospedale di Salerno, ma i medici non sono riusciti a salvarlo. A svelarlo è stato Edoardo Romano, altro membro del trio. Innumerevoli i messaggi di cordoglio arrivati nelle scorse ore dal mondo dello spettacolo.



I funerali si svolgeranno giovedì 25 agosto alle ore 9.00 presso la parrocchia di Sant’Antonio di Pontecagnano, in provincia di Salerno. Il comico, attore e cabarettista era nato a Napoli, ma ormai da diversi anni viveva lì. (agg. di Chiara Ferrara)

COM’È MORTO GINO COGLIANDRO? CAUSA: INFARTO MOLTO GRAVE E COMPLICAZIONI POLMONARI

Lutto nel mondo del teatro napoletano: è morto Gino Cogliandro, storico membro del trio Trettré. La morte è sopraggiunta all’età di 72 anni ed è stata annunciata dal conduttore radiofonico Gianni Simioli, che sui social ha postato il seguente pensiero: “Addio a Gino Cogliandro dei Trettré. Ripeto: a me, me pare ‘na strunzata, ma, purtroppo, non lo è. E ascolto a volume altissimo: ‘Beach on the beach'”. A svelare com’è morto Gino Cogliandro ci ha pensato Edoardo Romano dei Trettré, in un’intervista su RTL 102.5, ha rivelato le cause della dipartita: “L’hanno ricoverato a Salerno, lui viveva a Marina di Pisciotta da molti anni. Io per caso sono a Eboli, come sempre d’estate. Quindi sono vicinissimo a Salerno e sono corso subito all’obitorio appena mi hanno chiamato. Ci siamo visti alcuni mesi fa. Ha avuto un infarto molto grave e poi alcune complicazioni polmonari”.



Gino Cogliandro è anche stato uno degli inviati della celebre trasmissione targata Mediaset “Forum” e ha anche vestito i panni del commediografo, dando vita a spettacoli come “A volte se ne vanno”, “Cavoli all’ananas” e “Otello ma non troppo”. Negli ultimi periodi era impegnato da un punto di vista lavorativo presso alcune emittenti locali e lo si vedeva recitare in diverse sit-com napoletane. L’annuncio del suo decesso è quindi giunto come un fulmine a ciel sereno anche per il suo pubblico.

GINO COGLIANDRO: DAI TRETTRÉ A DRIVE IN E PAOLO VILLAGGIO

Dopo aver approfondito com’è morto Gino Cogliandro, ripercorriamo la sua carriera. Il suo nome era famosissimo tra gli anni Ottanta e Novanta, complice la sua presenza quasi fissa nel programma tv “Drive In” con i “Trettré”, che affiancarono anche Paolo Villaggio in “Un fantastico tragico venerdì” e in “Che piacere averti qui”.



I “Trettré” mossero i loro primi passi nel 1975, ma all’epoca si chiamavano “I Rottambuli” e, originariamente, in luogo di Gino Cogliandro c’era Peppe Vessicchio, prima che questi abbandonasse per dedicarsi interamente alla musica. Proprio con l’abbandono da parte di Vessicchio e l’ingresso contestuale di Cogliandro, i “Trettré” cambiarono denominazione e impiegarono poco tempo per emergere a livello nazionale, riuscendo a raggiungere presto la notorietà in alcuni programmi televisivi, non ultimi “Il barattolo”, “Lo scatolone” e “Il ponte sulla Manica”.