Gino Paoli ha omaggiato la regina Elisabetta II con un post su Facebook tanto semplice quanto sentito: “Addio Liz, o forse arrivederci”. Un post che ha scatenato tanta curiosità su un interesse per la monarchia britannica. Nell’intervista rilasciata questa sera a ‘La Vita in Diretta’, nella puntata di oggi lunedì 12 settembre, Gino Paoli definisce la regina Elisabetta come “una donna che mi ha affascinato”.
Condotta da Alberto Matano, la puntata di oggi si è concentrata in modo particolare sulla morte della regina d’Inghilterra, avvenuta giovedì scorso 8 settembre. Tra le testimonianze e i ricordi andati in onda oggi, Gino Paoli sorprende tutti in studio con il suo commosso omaggio. “Io amo le donne che di fronte a un problema si tirano su le maniche e lo risolvono” confessa, ricordando la regina Elisabetta come “una ragazzina che si ritrova a dover guidare il Commonwealth” e confessa che gli “piacerebbe sapere le conversazioni sue con Churchill perché erano due teste…” e conclude la frase con un gesto della mano che lascia intendere quanto queste due personalità si siano dimostrate testarde e caparbie quando erano in vita.
Gino Paoli ricorda la regina Elisabetta: “una donna così comanda tutti”
La puntata della Vita in Diretta ha dedicato oltre un’ora alla regina Elisabetta, tra le ipotesi sulle vere cause della sua morte – forse una caduta accidentale nella sua residenza a Balmoral che ha peggiorato le sue condizioni di salute già provate dal Covid – e la storia del suo regno e della sua famiglia. “Una donna così comanda tutti, anche il marito” scherza Gino Paoli durante la puntata, sottolineando che “gli uomini si dividono in due categorie: quelli che lo sanno che comandano loro e che è giusto che comandino loro, oppure quelli che non lo sanno”.
Secondo Gino Paoli, la regina Elisabetta e lady Diana erano “una il contrario dell’altra”, parlando della defunta sovrana come di “una persona di testa”, mentre Lady D “invece era questione di apparenza”. Il cantautore ha anche idee molto chiare sul futuro della monarchia inglese. Parla dell’attuare re Carlo III ricordando che “finora è stato oscurato e tenuto lì da sua mamma, io non mi assumerei una responsabilità così grossa”, e affermando che “dopo una donna come quella lì ci vuole uno molto giovane che si butti”. E parlando della morte, la definisce come “una conclusione, è una maniera di concludere un viaggio […] non so se sia appunto una partenza, una fine o un inizio”, da cui il curioso “arrivederci” del suo post su Facebook. “Una canzone per Elisabetta… beh, potrei fargli una dichiarazione d’amore” scherza in conclusione Gino Paoli, commosso dal ricordo della sovrana.