Gino Paoli: “Non ho mai cercato la vita, mi è successa”
“Sinceramente io volevo fare il pittore. Anzi, in verità io non ho mai voluto niente, non ho mai voluto cercare di fare qualcosa: mi è capitato tutto. Non ho mai cercato la vita, mi è successa. Come non ho mai corteggiato una donna: sono sempre state loro a venirmi a cercare“. Queste le parole con cui Gino Paoli, storico cantante italiano, esordisce ai microfoni de Il Resto del Carlino.
E ancora: “E sono stato fortunato, lo sa! Ma non ho mai cercato a tutti i costi il successo, o avere gli amori che ho avuto e che ancora ho. Deve essere per la mia pigrizia – ammette l’artista – sono un pigro mostruoso (ride ndr). Aspetto, sono entrato nel mio novantesimo anno di età e sono ancora qui, che aspetto. E la vita, ammetto, non smette mai di sorprendermi” afferma Paoli.
Gino Paoli e il tentato suicidio: “La pallottola non si è fidata di me”
Gino Paoli, ai microfoni de Il Resto del Carlino, ha parlato del suo tentato suicidio avvenuto nel 1963 dal quale vive con un pallottola nel cuore: “Malgrado tutto questo io e lei, la pallottola, siamo ancora qui. Le sono grato: ha seguito la traiettoria giusta, non si è fidata fino in fondo di me, come ogni donna. Se avessi avuto una mira migliore non avrei vissuto un’esistenza che invece meritava di essere vissuta“.
L’artista ha poi svelato cosa vorrà fare nell’immediato futuro: “Innanzitutto, devo farmi un altro tatuaggio, un secondo delfino , poi devo finire tre o quattro canzoni che ho in testa. Poi mi piacerebbe ancora una volta andare a dare la mano al Cristo degli Abissi di San Fruttuoso. Vedremo: io non ho mai usato la bombola, sono sempre sceso in apnea.”