Quella in Calabria non è una operazione di facciata, Gino Strada ha tenuto a chiarirlo negli scorsi giorni, e il numero uno di Emergency è subito pronto a riaprire ospedali. Intervenuto ai microfoni di Repubblica, il 72enne ha messo subito in evidenza che la Calabria è l’unica regione al mondo che destina il 70% del suo bilancio alla Sanità «con risultati disastrosi» ed ha rivelato di essersi messo le mani nei capelli quando girava il nome di Rosi Bindi per la poltrona di commissario: «Da lei è iniziato lo slittamento verso il privato. Una volta la Sanità Pubblica era un dogma. Poi come è successo in modo macroscopico qui, il pubblico ha perso, i servizi sanitari sono stati depauperati, chiusi gli ospedali, tagliato l’organico. E gli stessi medici si sono trasformati in imprenditori di se stessi, all’interno degli ospedali».

Gino Strada ha poi commentato così il paragone tra Calabria e Afghanistan: «Un paragone stupido. C’è certamente una questione criminale, le cosche sono state sottovalutate, fiancheggiate, tollerate. In certe aree hanno aperto e gestito laboratori di analisi e cliniche. Entro domani incontro il commissario Longo. Ma se l’Italia sposta verso il privato 25-30 miliardi di bilancio, non dobbiamo stupirci se poi arriva la ‘ndrangheta. La Salute non è più un diritto, ma un bene di mercato, legale e illegale. E le truffe alle Asl non sono un’esclusiva calabrese».

GINO STRADA: “EMERGENCY SA COSTRUIRE E GESTIRE”

Gino Strada ha spiegato che ci sono ospedali come quello di Cariati che «potrebbero riaprire in poche settimane», mentre altre strutture – come quella di Gerace – sono state costruite e mai aperte. «Emergency è pronta a prendere in carico una di queste strutture, naturalmente con tutte le questioni legali a posto. Sappiamo costruire e gestire, l’ultimo progetto è firmato Renzo Piano», ha evidenziato il 72enne ai microfoni di Repubblica, che ha poi messo in risalto i peccati di superficialità commessi in Calabria, basti pensare a quanto registrato nelle Rsa e nei centri immigrati.

Almeno venti persone faranno parte fin da subito del progetto, oltre a medici e infermieri che dovrebbero arrivare dalla struttura pubblica. Tra gli elementi a disposizione di Gino Strada ci sarà Daniela De Serio, cardiologa di Lamezia Terme che ha lavorato per quattro anni in Sudan ed è reduce dall’esperienza all’ospedale da campo di Bergamo. Gino Strada ha infine dichiarato di essere disponibile per la nomina di subcommissario (sono previste due nomine, uno per i conti e l’altro per l’emergenza sanitaria, ndr): «Non posso farlo da solo, ma con la squadra giusta e con un’assoluta autonomia operativa ci sarò».