Prima è stato contattato da alcuni esponenti della maggioranza, poi ha ricevuto la chiamata del premier Giuseppe Conte. Gino Strada a “Che tempo che fa” racconta quanto accaduto negli ultimi giorni in merito alla vicenda relativa alla nomina del nuovo commissario alla Sanità in Calabria. «Si era ipotizzato un ruolo di sub-commissario, ma io di queste cose non capisco molto». Ma ha dato la sua disponibilità, «perché sarebbe criminale sottrarsi», ma una funzionale «per cambiare le cose e non per operazioni di facciata». Gino Strada ha spiegato poi di non aver sentito più nessuno, a parte Angelo Borrelli della Protezione civile. «Abbiamo stabilito una bella collaborazione, ci hanno chiesto di intervenire a Crotone, stiamo lavorando da una settimana per preparare quest’ospedale Covid». Dunque, ci sarà da gestire una struttura ospedaliera con i medici e gli infermieri reclutati. «Se ci chiederanno di fare altro, a Crotone e non solo, lo faremo con grande piacere». Sono tutte ipotesi che si stanno valutando.

GINO STRADA “PER CAMBIARE SANITÀ CALABRIA SERVE ALTRO”

Gino Strada ha voluto chiarire una cosa in particolare a “Che tempo che fa” durante l’intervista. «Io non ho bisogno di nessun incarico, Emergency lavora a prescindere dall’etichetta». A Fabio Fazio comunque ha spiegato che raggiungerà il team in Calabria con cui lavorerà per gestire una struttura sanitaria mettendo a disposizione l’esperienza di Emergency, che ha 70 strutture sanitarie aperte in tutto il mondo. «Noi siamo in Calabria da molti anni, forse il presidente della regione non lo sa», ha detto Gino Strada in riferimento alle dichiarazioni di Antonino Spirlì, presidente facente funzione della regione. Non è mancata una frecciatina al Governo: «Fa piacere che si sia accorto che tra le possibili forze sanitarie che possono dare una mano c’è anche Emergency». Poi ha affrontato il grande equivoco per il quale Emergency viene associata agli ospedali da campo. «Noi abbiamo costruito ospedali che io vorrei avere in Italia». Il team comunque ritiene che a Crotone una parte dell’ospedale potesse essere riadattata per il Covid. Ma c’è anche la disponibilità a preparare strutture campali. «Il nostro ruolo non è cambiare la sanità in Calabria, ma aiutare nell’emergenza. Ci vogliono ben altri strumenti», ha concluso Gino Strada.