CASO GINTONERIA, LICENZA REVOCATA DALLA QUESTURA
La Gintoneria di Davide Lacerenza non potrà più riaprire a Milano: il questore Bruno Megale ha revocato la licenza all’imprenditore finito ai domiciliari. Ma non si tratta del primo provvedimento contro il locale. In passato ne erano arrivati due, ma di sospensione della licenza del locale aperto da Lacerenza in società con l’ex fidanzata Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi. Proprio in virtù di questi due precedenti provvedimenti di sospensione della licenza e alla luce della situazione che viene ritenuta “obiettivamente pericolosa e intollerabile” dal punto di vista della sicurezza e dell’ordine pubblico, il questore di Milano ha deciso di procedere con la revoca della licenza.
Il caso verrà trattato anche nella puntata de Lo Stato delle Cose, che in precedenza aveva sentito Filippo Romeo, noto anche come Filippo Champagne, uno dei volti del programma radiofonico La Zanzara di Giuseppe Cruciani, il quale vuole colmare il vuoto lasciato nella movida milanese dopo la chiusura della Gintoneria di Davide Lacerenza.
DAVIDE LACERENZA E LE LEZIONI DI WANNA MARCHI
Champagne, che è amico di lunga data di Davide Lacerenza, tramite i microfoni de Lo Stato delle Cose, lo aveva definito “una persona di cuore” che “ha aiutato molte persone“. Sotto inchiesta per un presunto giro di prostituzione e spaccio di droga, Lacerenza qualche anno fa parlando della sua attività aveva espresso gratitudine per Wanna Marchi, rivelando di aver imparato molto dalla sua ex suocera. Ne parlò in un’intervista rilasciata al podcast Gurulandia, spiegando che l’ex fidanzata Stefania Nobile e Wanna Marchi sono le persone più importanti della sua vita, la sua famiglia.
La stessa ex di Lacerenza confermò sempre al podcast il fatto che la madre avesse insegnato molto all’imprenditore, che aprì la Gintoneria nel 2014 a Milano. Da un consiglio di Wanna Marchi per fare denaro, cioè quello di puntare sulla gente ricca e che spende, nacque l’intuizione di aprire un privé, dove però per la Guardia di Finanza non offriva solo ostriche e champagne, ma servizi illeciti per i quali ora c’è un’inchiesta in corso. Ad esempio, le indagini hanno rilevato che sarebbero state coinvolte escort per “spingere” i clienti a spendere, ma non solo per l’alcol.