Dopo i racconti di Ettore Bassi, Giò Di Tonno si racconta al pubblico di Vieni da me attraverso l’intervista con le emoticon. Dopo una lunga gavetta, Giò Di Tonno ha conquistato la popolarità grazie al musical Notre Dame de Paris avorando a ungo con Lola Ponce a cui è legato da una profonda amicizia. “Con Lola Ponce ci siamo conosciuti in occasione di Notre dame de Paris e da allora non ci siamo più separati artisticamente. E’ una carissima amica. Abbiamo vinto Sanremo e abbiamo fatto insieme un altro musical, I promessi sposi e quando abbiamo rifatto il tour di Notre Dame ci siamo ritrovati maturati e con i nostri figli“, racconta il cantante. Caterina Balivo, curiosa, chiede se abbia avuto un flirt con Lola Ponce, ma Di Tonno delude le aspettative della conduttrice. “Giravano voci su di noi, ma erano infondate. L’equazione era: siccome con Lola Ponce non c’era niente, Giò Di Tonno era gay” – spiega Giò Di Tonno che poi svela che la verità e che erano “entrambi fidanzati e tra noi c’è stata una grande passione, ma solo sul palco”.
Giò Di Tonno contro Virginia Raffaele: “ironizzare sul mio nome è stata una caduta di stile”
Tra le persone a cui Giò Di Tonno deve molto c’è sicuramente Riccardo Cocciante. “Ho fatto il provino definitivo con lui. Per portarmi avanti, io sono entrato a teatro già gobbo. Lui stava zitto mentre cantavo e, alla fine, ho sentito una voce che mi ha detto: ‘mi hai dato una grande emozione, ma sai cantare anche eretto?’. E da lì è partito tutto”, confessa. Si passa a Virginia Raffaele che, in prima serata su Raidue, qualche tempo fa, si lasciò andare ad una battuta augurando a Francesco Gabbani, ospite in studio, di “fare la stessa carriera di Giò Di Tonno, di Povia e dei Jalisse”. Dopo aver rivisto quel momento, Giò non nasconde il proprio fastidio. “Io sono una persona molto ironica e non mi offendo. Questa, però, credo che sia stata una caduta di stile da parte di Virginia Raffaele perchè denigrare un collega, ironizzare sulla carriera di un altro artista è una cosa di cattivo gusto“, dichiara non nascondendo il proprio disappunto. Si passa, così, alla vita privata: “Mia moglie è araba, precisamente di Marrakech ma l’ho conosciuta a Pescara. Lei è venuta a trovare sua cugina, io l’ho vista e sono rimasto folgorato. Stiamo insieme da 20 anni, ma ci siamo sposati solo tre anni fa”, confessa.