Gio Evan, cantante reduce dalla partecipazione al Festival di Sanremo 2021, è intervenuto in qualità di ospite a “Verissimo”, trasmissione di Canale 5 condotta da Silvia Toffanin e andata in onda nel pomeriggio di sabato 8 maggio 2021. “Quando avevo quasi quattordici anni – ha dichiarato – avevo il sogno di andare a vivere in montagna. Ho trovato degli incastri buoni d’amicizia, tra cui in particolare un amico che mi ha ospitato e sono andato a stare a casa sua. Mia mamma? Mi ha sempre lasciato molto libero, non sono mai stato un casinista, celebravo ad alta voce la mia vita”.

Gio Evan ha poi aggiunto: “Sono nato che mi volevo bene, non ho mai sfidato me stesso e, se l’ho fatto, l’ho fatto per gioco. Ho viaggiato tanto, in bicicletta, a piedi, via autostop. La mia apertura mentale mi ha sempre aiutato. Quant’è bello dire agli altri: ‘Io sono fragilissimo, molto probabilmente la prima tempesta mi butta per terra’”. Durante un viaggio “ho incontrato la mamma di mio figlio, che ha 8 anni. Ci siamo conosciuti per caso, tornavo dall’America Latina, poi sono andato in Danimarca e, dopo, in Slovacchia, dove l’ho conosciuta”. Infine, il suo rapporto con la Fede: “Gesù? Il mio mito. In India ho scoperto il Vangelo e ha cambiato la mia vita”.(aggiornamento di Alessandro Nidi)

Gio Evan ospite a Verissimo

È Gio Evan, al secolo Giovanni Giancaspro, uno degli ospiti della nuova puntata di Verissimo, il rotocalco/talk show condotto da Silvia Toffanin in onda ogni sabato pomeriggio a partire dalle 15.30 su Canale 5. Nel corso dell’intervista, il cantautore originario di Molfetta (Bari) ripercorrerà la sua carriera iniziata intorno al 2008 con la pubblicazione del suo primo libro Il florilegio passato, una raccolta di versi sul suo viaggio in India. Particolare la storia della sua (auto)produzione e (auto)distribuzione: il volume, infatti, venne fatto stampare in molteplici copie poi distribuito dallo stesso autore in giro per l’Italia. Senza smettere di viaggiare, qualche tempo dopo, pubblica indipendentemente il suo primo disco, Cranioterapia. Nel 2014, mentre si trova in Francia, intraprende due nuovi progetti, Gigantografie e Le poesie più piccole del mondo. Segue La bella maniera, il suo romanzo d’esordio, e poi – nel 2015 – la raccolta di poesie Teorema di un salto, con cui si fa notare dalla Miraggi Edizioni.

Il successo social di Gio Evan

Ma la popolarità di Gio Evan è cresciuta soprattutto grazie ai social network, dove il poeta e cantautore posta brani scelti tratti dalle sue opere (soprattutto piccoli aforismi facilmente ricondivisibili). Il 2017 è l’anno del suo primo contratto con una casa editrice importante, la Fabbri Editori, per cui esce Capita a volte che ti penso sempre. La sua attività letteraria prosegue con Ormai tra noi è tutto infinitoCento cuori dentroSe c’è un posto bello sei teI ricordi preziosi di Noah Gingols, tutti pubblicati da Fabbri Editori tra il 2018 e il 2020. Non si ferma nemmeno la sua produzione musicale, tanto che sono ben tre gli album usciti in questi tre-quattro anni. L’ultimo di essi è Mareducato, contenente il singolo Arnica con cui Evan ha debuttato sul palco dell’Ariston nell’ambito del Festival di Sanremo 2021. A distanza di quattro giorni da Mareducato, è stato pubblicato il suo nuovo (e non certamente ultimo) libro di poesie, Ci siamo fatti mare (Rizzoli), che riprende in parte il titolo del disco.

Gio Evan: “Sono cresciuto nei boschi”

In un’intervista rilasciata a Hot Corn lo scorso aprile, Gio Evan ha rivelato il segreto della sua produttività: non ha mai avuto la televisione. Nemmeno da piccolo: “Adesso la reputo una fortuna, ma ai tempi l’ho vissuta come un grande disagio”, racconta il cantautore, a cui gli stimoli, comunque, non sono mai mancati. “Una grande difficoltà anche a scuola a dover dire che non potevo vedere i cartoni animati o seguire i miei amici che raccontavano gli episodi de Le tartarughe ninja”. Per inciso, Gio non aveva mai visto nemmeno Sanremo, a cui quest’anno ha partecipato con un po’ di (sana) ingenuità. “Però oggi ho un altro bagaglio”, prosegue. “Io vengo dai boschi: uscivo e avevo le cortecce in faccia. Ho vissuto questo e non me ne dispiaccio. Poi ho recuperato un po’ adesso con Youtube i video degli anni Novanta”.