Gio Evan e i cantanti di The Voice Senior, fortunata trasmissione di Rai Uno andata in onda in autunno in prima serata sotto la conduzione di Antonella Clerici, hanno portato sul palco del teatro Ariston il brano “Gli anni”, degli 883. Al Festival di Sanremo 2021 è dunque approdato un grande classico della canzone italiana degli ultimi anni e le attese non sono state deluse: il risultato del duetto è stato ampiamente soddisfacente, con l’artista che è riuscito a calarsi alla perfezione nella parte e a non imitare troppo Max Pezzali, mantenendo la propria timbrica e rinfrescando un singolo già di per sé molto attuale.

Anche i cantanti di The Voice Senior hanno contribuito a impreziosire una performance che ha sfiorato livelli d’eccellenza, candidandosi al ruolo di possibile outsider in questa terza puntata della kermesse canora matuziana, che si concluderà con la designazione della cover/duetto vincente del Festival di Sanremo 2021. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

Gio Evan e i cantanti di The Voice Senior

Gio Evan è forse il primo cantante a partecipare a Sanremo senza averlo mai visto: “Direi una bugia se ti dicessi che ambivo a partecipare al Festival, le mie priorità sono altre, più spirituali”, ha dichiarato in un’intervista del 3 marzo a Recensiamo musica. Alla luce di ciò, suona ancora più strana la scelta di coinvolgere nel suo duetto i cantanti di The Voice Senior, cioè di un programma televisivo che lui nemmeno conosce. Il perché di questa decisione, lui lo spiega così: “Volevo fare una cover con persone che non fossero famose”, dice, “nonostante molti di loro abbiano avuto comunque un percorso, proprio come il vincitore Erminio Sinni. Io ho sempre avuto un buon rapporto con i bambini e con gli anziani, diciamo che faccio più fatica con le persone della mia età. Un giorno mi hanno parlato di The Voice Senior, che io non avevo mai sentito nominare, ho visto dei video su Youtube e mi sono commosso. Li ho chiamati per fare questa cosa insieme e loro mi hanno risposto tutti quanti di sì. Sono felicissimo perchè li reputo bravissimi, in più hanno questa vita bella, vissuta. Avevo un po’ paura ad interfacciarmi con dei vip, perché non mi sento tale, di conseguenza ho scelto qualcuno della mia stessa razza”.

Gio Evan: “Gli anni ricorda la mia canzone Arnica

Riguardo alla canzone, Gli anni degli 883, Gio Evan fa sapere che per lui è molto significativa. Rappresenta “le mie urla d’infanzia, abbiamo avuto un po’ tutti il momento in cui gridavamo ‘gli anni d’oro del grande Real’”. Grande stima anche per il suo autore, Max Pezzali, ma coinvolgere lui – probabilmente – sarebbe stato troppo ardito per il timido Gio. “Max Pezzali è stato un guru dell’adolescenza”, sottolinea lo scrittore e cantautore originario di Molfetta. “È in quella fascia d’età che ho cominciato a scoprire le cose, in quel momento lui mi sembrava il papà che non avevo, con quel suo ‘tranquillo, siamo qui noi’”.

Ma non è questa l’unica ragione che lo ha portato fino a Gli anni, in un viaggio temporale all’indietro che ben si addice al titolo dello stesso brano: “Ho scelto questa canzone perché stilisticamente mi ricordava un po’ il ritornello di Arnica, per via di questo elenco, questo urlo di tante cose messe insieme”. E in effetti un po’ ci somiglia, se non altro concettualmente. La sua è stata di sicuro una mossa da outsider (specie quella di chiamare dei non-cantanti, di fatto, cioè persone con la passione per il canto che nella vita, loro malgrado, hanno preso altre strade), ma di solito – specie a Sanremo – l’originalità paga. Sarà anche il suo caso? Lo scopriremo stasera.