Giobbe Covatta: “Con le guerre in giro è diventato complicato far ridere”

Giobbe Covatta torna sul piccolo schermo e oggi venerdì 17 maggio sarà ospite di Caterina Balivo su Rai1 a La volta buona. Il comico è nato a Taranto nel 1967 e dopo una carriera prestata alla comicità e allo spettacolo, si è avvicinato al mondo della solidarietà. Covatta, infatti, collabora attivamente con AMREF, associazione della quale è ambasciatore, oltre a essere testimonial di Save the children. Di recente, in una intervista concessa a Unomattina in famiglia, Giobbe ha parlato delle difficoltà nel mestiere di comico, reso sempre più complesso dall’avanzare della guerra. “Devo dire – ha esordito Giobbe Covatta – che in questo periodo è difficile fare il comico, c’è la guerra in giro e uno che fa il mio mestiere si pone sempre il problema se in un momento storico così sia giusto fare spettacolo oppure no. credo sia un privilegio quello di eliminare per due ore, un po’ di sana leggerezza”.



Giobbe Covatta ha molto a cuore il tema dell’adozione a distanza, sul quale ha parlato così in una vecchia intervista a Unomattina in famiglia: “Adotti un bambino ma in realtà adotti una comunità e non una creatura, adotti un luogo e insieme agli altri che adottano si fa in modo che quei bambini e quella comunità crescano in maniera migliore. E’ un amore solidale, non personale, è un legame di solidarietà”.



Giobbe Covatta ammette: “La donna è superiore all’uomo”

Il comico pugliese Giobbe Covatta ha un grandissimo rispetto della donna. In passato l’artista di Taranto non ha mai perso occasione per dimostrarlo, parlando così: “Io non ho dubbi sul fatto che la donna sia superiore all’uomo, sostengo che l’uomo abbia raggiunto il potere attraverso meccanismi perversi, come le bugie… dì cento volte la stessa bugia e diventerà verità. Ha raggiunto il potere col raggiro”.

Tra i personaggi presentati nella sua lunghissima carriera, Giobbe Covatta ha rivelato a Unomattina in famiglia essercene uno molto particolare: “C’è un avvocato che difende il pene maschile e lo difende da una serie di aggressioni contro terzi perchè vengono riversati su questo pene maschile tutti i mali del mondo e l’avvocato sostiene che il problema non sta fra le gambe ma nella testa: questo è un invito ad andare a vedere lo spettacolo”.