GIOCA AL POSTO DEL FRATELLO, I PRIMI DUBBI
Ci sono storie che hanno veramente dell’incredibile e quella che riguarda Edgar Iè e Edelino è senza dubbio una di queste. Siamo in Romania e la Dinamo Bucarest a febbraio ha acquistato dall’Istanbul Basaksehir l’ex Barcellona nonché Nazionale della Guinea-Bissau Edgar Iè. Un acquisto d’esperienza in difesa per cercare di migliorare il tasso tecnico della squadra, in netta difficoltà in classifica.
Fin qui tutto normale, anzi, per il livello del calcio rumeno si tratta anche di un ingaggio di un certo livello. Eppure le panchine cominciano ad accumularsi, gioca poco e male, anche in allenamento raccontano di errori macroscopici, ben lontani da quelli che (non) dovrebbe commettere un giocatore del suo calibro e della sua esperienza.
IL TEST DEL DNA: EDGAR IE’ OPPURE EDELINO?
“Ma siamo sicuri non stia giocando il fratello?”. Quante volte abbiamo sentito questa frase quando un giocatore non è in giornata? Beh, se qualcuno a Bucarest se l’è chiesto potrebbe avere ragione. Infatti i dubbi continuano ad aleggiare sulla capitale rumena, fin quando non spuntano altre due situazioni poco chiare. In primis, il presunto Edgar Iè si esprime solo in portoghese, nemmeno una parola in inglese nonostante abbia giocato in Spagna, Francia, Turchia e Olanda. La seconda, se vogliamo, ancora più assurda: alla richiesta di mostrare un documento d’identità, il giocatore si è rifiutato.
Insomma, siamo probabilmente davanti ad una delle storie più assurde del calcio. D’altronde la somiglianza in termini di estetica e fisica è alta dunque la Dinamo Bucarest ha deciso che procederà con il test del DNA per togliersi il dubbio una volta per tutte. Se effettivamente il giocatore non è Edgar Iè bensì Edelino, allora ci saranno da capire alcune cose. Una fonte della Federcalcio rumena ha spiegato a iAMsport che naturalmente non esiste uno scenario previsto per questa situazione, essendo ai limiti del pensabile. La Dinamo rischierebbe punti di penalizzazione, ma se il DNA confermasse lo scambio di persona allora il rischio di perdere punti non c’è bensì la società dovrà mettersi al lavoro per procedere per vie legali.