Furto della Gioconda, chi fu indagato oltre ad Apollinaire? Nella puntata del 22 settembre di “Chi vuol essere milionario?” con il concorrente Alberto, Gerry Scotti si è soffermato sul furto che avvenne nell’agosto del 1911, quando la gioconda fu rubata dal Louvre. E’ risaputo che il poeta Guillame Apollinaire fu considerato responsabile e indagato per il furto: in pochi sanno però che fu coinvolto nell’indagine anche Pablo Picasso. Questo avvenne perché la polizia fece partire delle perquisizioni in tutta Parigi dopo il furto dell’opera di Leonardo Da Vinci, facendo registrare un ritrovamento molto importante: a casa dei due artisti furono rinvenute infatti delle statuette fenicie che appartenevano proprio al Louvre. Nonostante questo però, le indagini non portarono a stabilire la colpevolezza né di Picasso né di Apollinaire, visto che il responsabile era in realtà un altro.
FURTO DELLA GIOCONDA, ECCO CHI FU IL RESPONSABILE
Il responsabile del furto della Gioconda al Museo del Louvre nel 1911 fu identificato in Vincenzo Peruggia, un 30enne imbianchino e decoratore originario della provincia di Varese. Peruggia aveva preparato il suo piano nascondendosi all’interno del museo e prelevando la Gioconda dalla cornice dopo l’orario di chiusura, fuggendo da una porta sul retro scassinata. Il furto fu rilevato solamente il giorno dopo e la notizia si diffuse molto rapidamente, con i giornali francesi che avanzarono molte ipotesi in merito alla scomparsa del quadro. Peruggia venne individuato come colpevole dopo ben nove anni: la sua intenzione era quella di rivendere la Gioconda alla Galleria degli Uffizi di Firenze a caro prezzo, ma disse sempre che il suo fine ultimo era stato patriottico poiché aveva voluto restituire la Gioconda all’Italia.