Si tratterebbe proprio del corpicino – o ciò che ne resta – del piccolo Gioele, quello trovato nella mattinata odierna a Caronia. Il tronco sarebbe stato trovato a circa 400 metri dal luogo in cui è stato rinvenuto il cadavere della madre Viviana Parisi mentre molto distante sarebbe stata trovata la testa, come riporta Adnkronos. Resti, questi, stati trascinati lì “da maiali o da cani”, come spiegano alcune fonti investigative. In merito al ritrovamento choc avvenuto ad opera di un volontario che ha risposto all’appello del padre del piccolo Gioele, scrive ancora AdnKronos: “La testa di un bambino, in avanzato stato di decomposizione, a quanto apprende l’Adnkronos, sarebbe stata trovata a monte del luogo, dove è stato individuato il tronco e una parte di femore compatibile con un bimbo di 4 anni. Insieme con la testa, sarebbero stati trovati anche alcuni indumenti”. Sul posto sono intervenuti il medico legale Elvira Spagnolo e il procuratore Angelo Vittorio Cavallo. Quest’ultimo ha commentato, rispetto alle ipotesi rimaste in piedi: “Perdono quota piste riconducibili ad ambiti familiari in questo momento. Però in questo momento non possiamo dire altro, lasciateci lavorare e fare i ragionamenti del caso”. L’autopsia, ha spiegato, sarà eseguita “a brevissimo”. E sulle ipotesi attualmente privilegiate sulla morte del piccolo Gioele e della mamma Viviana ha chiosato: “Ovviamente ci siano fatti delle idee, si sono rafforzate alcune ipotesi e altre le abbiamo scartate”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



“RESTI COMPATIBILI CON BIMBO DI 4 ANNI”

E’ stata una lunghissima giornata quella vissuta oggi nei boschi di Caronia dove, sin da questa mattina, sono giunte centinaia di persone, impegnate nelle ricerche dopo l’appello di Daniele Mondello, padre del piccolo Gioele e marito di Viviana Parisi. Alle 12.10 uno dei volontari, un carabiniere in pensione, ha allertato gli ex colleghi asserendo di aver trovato qualcosa: si trattava di resti umani. I rilievi della polizia scientifica sono andati avanti per ore, fino a pochi minuti fa, quando i resti sono stati portati via all’interno di una bara. A parlare ai microfoni de La Vita in Diretta è stato il procuratore Cavallo: “Purtroppo abbiamo trovato i resti compatibili con un bambino di 3-4 anni, non possiamo dare certezze scientifiche, servono tutte le comparazioni ma si tratta di resti compatibili”. Lo stesso ha aggiunto: “adesso dobbiamo stringerci attorno a questa famiglia, noi dobbiamo continuare a lavorare, abbiamo sempre pensato che si trovasse in questo posto e i fatti ci hanno dato ragione, ci stringiamo di fronte a questa famiglia, a questo bambino e continuiamo ad andare fino in fondo a questa storia triste”. La procura ha sempre creduto che il piccolo Gioele si trovasse in quei luoghi: “abbiamo sempre detto che si trovava in questo posto, chi lo abbia trovato a noi non interessa. Più avevamo risorse disponibili più probabilità c’erano di trovarlo. Ora è il momento del silenzio”. Le ipotesi restano aperte e non ci sarebbero riscontri della presenza di terze persone sul luogo. La verità sui resti ritrovati arriverà solo dopo l’esame del Dna. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



“AL 99% È LUI”

Forse l’attesa svolta nelle disperate ricerche di Gioele, il figlio di Viviana Parisi, la donna trovata morta in Sicilia dopo aver abbandonato la macchina sui cui viaggiava con il figlio in seguito a un incidente. Come si sa il corpo della signora è stato ritrovato cinque giorni dopo l’incidente, ma del bambino di 4 anni nessuna traccia. Ricerche incessanti dal 3 agosto di centinaia di uomini, ma oggi finalmente arriva un segnale, da parte di un volontario che partecipa alle ricerche. Non si sa di cosa si tratti, ma gli uomini dei servizi di ricerca si stanno concentrando in un luogo a 200 metri dall’incidente. Lo ha detto anche la sorella di Daniele, padre del piccolo, zia di Gioele: “Hanno trovato qualcosa, aspettiamo di sapere”.



TROVATI RESTI UMANI: È GIOELE?

Di cosa potrebbe trattarsi? Secondo le ultimissime notizie si tratterebbe di resti umani, con gli investigatori che fanno sapere «al 99% è Gioele». Naturalmente si sta facendo di tutto per accertarsene. Il piccolo potrebbe essere stato aggredito da animali e quindi trascinato in quel posto da loro, è anche da capire se fosse già morto, ucciso dalla madre come sostengono in molti, o sia stato sbranato da animali. Il padre del bambino non rilascia dichiarazioni, possiamo immaginare lo stato in cui si trova. A parlare è Mariella Mondello, la zia del piccolo Gioele che si trova nella zona in cui è arrivato il procuratore di Patti, Angelo Vittorio Cavallo con la polizia scientifica. Con lei c’è anche il fratello, Daniele Mondello, il papà di Gioele, che non parla. E’ in auto in silenzio in attesa di sviluppi. L’unica cosa che il padre dice è che è sicuro che non sia stata la moglie a uccidere il figlio, “l’amava troppo”. Come si sa, secondo molti esperti, la donna avrebbe sofferto di crisi di depressione dovute al lockdown e il giorno dell’incidente, presa dal panico per un motivo futile, potrebbe aver perso il controllo e compiuto il tragico gesto, suicidio-omicidio come accade tante volte.