Il nipote di Giovina Gioia Mariano, Alessio Mariano, si è fatto vivo con una intervista al Centro di Pescara in cui chiede aiuto affinché la zia, scomparsa da quattro anni, possa essere trovata, puntando il dito contro i cugini. Il caso è stato affrontato ieri sera nella puntata di Chi l’ha visto, dove sono emerge interessanti novità. Come mai il nipote avrebbe deciso solo dopo tutto questo tempo di chiedere la riapertura delle indagini? Sia Alessio che il padre Domenico per settimane non avevano voluto sentire nessuno. In una mail inviata ai cugini sosteneva che si fosse trattato di “allontanamento volontario” parlando di una scelta presa “in piena coscienza”.
Dal mese di marzo del 2017, Gioia non ha dato più sue notizie destando la preoccupazione presso i suoi cugini. Il nipote Alessio, di contro, sarebbe tranquillo sostenendo che la zia stia bene in un paese di montagna nel Nord Italia. Ma come fa a saperlo? “Come si fa a dire che Gioia sia tranquilla in un paesino del Nord Italia? Chi ha iniziato questa narrazione?”, si domanda una cugina Margherita. Adesso però le cose sarebbero cambiate. Nella recente intervista, il nipote pur ribadendo la sua convinzione sull’allontanamento volontario non avrebbe nascosto alcuni timori.
Gioia Mariano, scomparsa da 4 anni: i dubbi dei cugini
Secondo il nipote Alessio, la zia Gioia Mariano, a 60 anni, si sarebbe spostata a Milano o Mirandola in cerca di lavoro. Una ipotesi che non sarebbe per nulla condivisa dal resto delle cugine della donna scomparsa. “Ci siamo resi conto che niente aveva senso”, ha ammesso una delle parenti. Ciò che invece si sa è che la donna avrebbe voluto vendere la sua casa per acquistarne una più piccola a Pescara.
Mentre Alessio e il padre Domenico si sono rifiutati di essere intervistati da Chi l’ha visto, l’avvocato Federica Liberatore, legale dei due uomini, ha sostenuto in una telefonata registrata: “i sedicenti cugini dicono cose… i cugini non telefonavano neanche a Natale!”. L’avvocato ha proseguito: “Per Alessio la zia è la seconda madre, quindi l’angoscia che ha date le mail di questi sedicenti parenti lontani… Non sono eredi… loro fanno capire quale sia l’interesse dietro questa vicenda. Credo che siano interessi economici perché è quello che si dice in paese”. Una delle cugine, Margherita Mariano, in studio, ha smentito le parole dell’avvocato parlando di “grossolane bugie”. Al centro di tutta la vicenda relativa alla scomparsa di Gioia potrebbe avere a che fare con la casa nella quale viveva anche il nipote? Pare che la donna non gradisse la presenza di Alessio soprattutto dopo aver iniziato a portare la fidanzata. L’avvocato Nicodemo Gentile ha annunciato di aver già depositato una istanza di riapertura delle indagini chiedendo alla procura di Pescara che si facesse un accesso serio nella casa di Gioia: “Noi chiediamo di cercarla anche in casa”.