GionnyScandal, l’abbandono e la sofferenza
GionnyScandal è il nome d’arte scelto dal giovanissimo Gionata Ruggieri, artista dall’infanzia non semplice. Classe 1991, il rapper nasce a Pisticci in provincia di Matera, dove viene abbandonato dai genitori naturali e quindi adottato. In seguito all’adozione, ancora piccolissimo, si trasferisce a vivere al nord, a Seregno, cittadina in provincia di Monza e Brianza. Purtroppo, però, anche i genitori adottivi vengono a mancare presto nella sua vita: a quattro anni perde il papà mentre la mamma muore quando lui ha solo undici anni. Il ragazzo viene cresciuto dalla nonna.
La musica è da sempre un’ancora di salvezza nella vita di GionnyScandal, che nel 2009 comincia a farsi conoscere su YouTube. Oggi è un cantautore e un produttore discografico apprezzato, che in poco tempo ha saputo sgomitare, lavorare sodo e riuscire a farsi conoscere e apprezzare per la sua musica. Oggi, per l’ultimo dell’anno, calcherà il palco di Piazza De Ferrari a Genova per partecipare al Concerto di Capodanno 2023.
GionnyScandal e il tentativo di suicidio
La carriera di GionnyScandal ha inizio grazie a Youtube. Muove infatti i primi passi nel mondo della musica nel 2009 e sulla piattaforma musicale comincia a farsi conoscere. Qui pubblica i suoi primi video che da subito suscitano molto interesse. Nel 2010 incide il suo primo brano dal titolo “Senza cancellare” che è una dedica ai genitori. Tra i suoi singoli più apprezzati ci sono “Ci si vede sulle stelle” e “Grazie”. Nel 2011 pubblica il suo primo album in studio, Haters Make Me Famous con l’etichetta The Saifam Group. Nel 2022 GionnyScandal forma una band pop-punk-post-hardcore il cui nome è One Last Kiss.
Nel singolo “712”, l’artista racconta di un “brutto gesto” compiuto nel 2021: ha cercato di togliersi la vita. Queste le parole del rapper: “L’anno scorso come molti di voi sapranno ho provato a fare un brutto gesto, mi hanno salvato la vita per un pelo e tutti voi mi siete stati vicini dandomi la forza di cui avevo bisogno per rialzarmi. In ospedale quando mi sono svegliato avevo al polso un braccialetto, il numero 712. Sono tornato a casa e ho sentito l’urgenza di scrivere un pezzo su cosa mi è successo, è arrivato il momento di farvelo sentire”.