L’omicidio di Giordana Di Stefano ad Amore Criminale
Ancora un drammatico caso di femminicidio, quello che sarà narrato nella puntata di oggi 24 marzo del programma Amore Criminale, in onda nella prima serata di Rai 3. Si tratta del delitto della giovane Giordana Di Stefano, ventenne di Nicolosi, in provincia di Catania e giovanissima mamma. Oltre all’amore per sua figlia, avuta ad appena 15 anni, Giordana coltiva anche quello per la danza. E’ il 2010 quando incontra Luca Priolo, il giovane che diventerà il padre di sua figlia. Una storia, la loro, che andrà avanti per tre anni, fino a quando la ragazza, aspirante ballerina, non prende la decisione di interrompere quella storia a causa dell’eccessiva possessività del fidanzato. Messa la parola fine a quella relazione tossica, Giordana Di Stefano incontra un altro ragazzo che le ridarà il sorriso, ma questo suo momento di felicità durerà molto poco poiché il 6 ottobre 2015 Giordana Di Stefano viene brutalmente uccisa proprio dal ragazzo che diceva di amarla.
Il corpo di Giordana Di Stefano, all’epoca dei fatti appena ventenne, fu rinvenuto nella sua auto, una Audi A2, in una strada tra le campagne di Nicolosi. Sul corpo furono rinvenute numerose coltellate – l’autopsia stabilirà che erano ben 48 – a gola, torace e pancia. Il suo assassino si accanì con ferocia fino a lasciarla morire dissanguata a poche centinaia dalla sua abitazione. Sin da subito però i sospetti degli investigatori si concentrarono proprio sull’ex convivente e padre della loro bambina. Dopo averla uccisa, Luca Priolo si diede ad una folle fuga.
Giordana Di Stefano uccisa da Luca Priolo: ex fidanzato condannato a 30 anni
In seguito all’uccisione dell’ex fidanzata Giordana Di Stefano, Luca Priolo fuggì a bordo della sua auto in una corsa folle dalla Sicilia e fino alla Lombardia. Fu fermato a Milano, mentre in stazione cercava di prendere un treno che lo avrebbe portato all’estero. Il 7 ottobre 2015, a 24 ore dall’omicidio, Luca confessa di aver ucciso Giordana in “un raptus di follia”. A suo carico scatta inevitabilmente l’accusa di omicidio volontario aggravato.
Già nel 2013 Giordana Di Stefano aveva denunciato l’ex compagno per stalking ed il giorno del suo assassinio si sarebbe dovuta tenere la prima udienza del processo, poi rinviata proprio dal difensore di Luca Priolo che aveva chiesto il ricorso a riti alternativi. Per l’omicidio dell’ex fidanzata, Luca Priolo affrontò un processo con rito abbreviato: il 7 novembre del 2017 si concluse il processo di primo grado che si concluse con una condanna a 30 anni a carico dell’assassino reo confesso. Nel gennaio del 2019 giunse anche la condanna d’Appello che confermò la pena emessa dai giudici precedenti, mentre il 21 novembre del medesimo anno, con il terzo grado si è chiusa definitivamente la vicenda giudiziaria attorno al delitto di Giordana Di Stefano, con la conferma anche in Cassazione della condanna a 30 anni per Luca Priolo.