La Giordania vuole fermare il traffico di droga dalla Siria: lotta al Captagon
Continua l’impegno della Giordania nella lotta contro il dilagante e incontrollato traffico di droga proveniente dalla Siria, in particolare la droga nota come Captagon. Forse non tutti sanno che Captagon è stata sviluppata in Germania negli anni sessanta, come rimedio farmaceutico per l’ADHD, la narcolessia e la depressione. Uno dei suoi ingredienti attivi, la fenetillina, è stato poi inserito nella lista nera delle Nazioni Unite nel 1986. Nelle ultime settimane i governi di Siria e Giordania hanno intavolato dei dialoghi costruttivi per provare a contrastare il contrabbando di stupefacenti dalla Siria, ma evidentemente i risultati non sono ancora soddisfacenti.
Dalla Siria viene dunque prodotta e diffusa su vasta scala una sostanza che va ben oltre i confini e che, recentemente, ha costretto l’esercito giordano ad abbattere due droni carichi di droga per arginare l’ennesima iniziativa dalla Siria. Una situazione complessa e delicata, che la Giordania sta affrontando con la consapevolezza di dover porre rimedio ad una situazione preoccupante, poiché il paese è ormai a tutti gli effetti punto di transito per queste sostanze illecite.
La Giordania e il preoccupante problema del traffico di droga proveniente dalla Siria
Non mancano le ombre sul presidente siriano Bashar al-Assad, con l’UE che ha sanzionato diversi suoi parenti con l’accusa di traffico di Captagon. A quanto pare, l’Arabia Saudita rappresenta il principale mercato di destinazione per queste droghe, tutto ciò spiega perché le rotte di contrabbando passino attraverso la Giordania. La situazione, come dicevamo, è di difficilissima gestione per il governo giordano, che cerca di trovare un precario equilibrio tra instaurare relazioni con Assad e la necessità di affrontare il problema traffico di droga. Gli esperti fanno notare che nonostante i tentativi di riconciliazione, il contrabbando di Captagon continua a persistere. Un dato di fatto che non si può continuare ad ignorare.