Giordano Bruno Guerri, presidente de Il Vittoriale, è intervenuto nella mattinata di oggi, venerdì 30 luglio 2021, ai microfoni di “Coffee Break”, trasmissione di La 7. Ospite presso lo studio televisivo di Andrea Pancani, lo storico ha sottolineato, a proposito della Riforma Cartabia, che, a suo giudizio, Mario Draghi non è sceso a compromessi, bensì “ha astutamente proposto una riforma dilatabile, prevedendo opposizioni. Così facendo, si è mantenuto lo spazio di manovra per concedere qualcosa a tutti e alla fine lo ha concesso facilmente. Ogni partito, infatti, si dichiara felice e vincitore. Per lui è un trionfo“.
In seguito, Giordano Bruno Guerri ha dichiarato che il futuro presidente della Repubblica non sarà Draghi, il quale, secondo lui, nutre maggiori ambizioni in Europa, in qualità di presidente della Commissione europea.
GIORDANO BRUNO GUERRI: “VACCINO OBBLIGATORIO? DIBATTITO GIGANTESCO”
In merito all’obbligo vaccinale, poi, si tratta di un “dibattito gigantesco”, perché “ci sono i problemi della libertà e della salute. Istintivamente io direi no a qualsiasi obbligo, però qui la situazione è diversa, si tratta di uscire da un problema da cui non usciremo mai se non forzeremo la vaccinazione”. Giordano Bruno Guerri ha effettuato un parallelismo verbale tra il Green Pass e la legge per la limitazione del fumo nei ristoranti e sugli aerei: “Sembra un esempio spurio, ma sono di gran lunga maggiori i rischi di morire di virus che per un tumore da fumo passivo. Il danno per l’economia e la società è enormemente maggiore”.
Green Pass, che, per giunta, dovrà essere esibito anche all’interno dei musei: come si farà al Vittoriale? “I musei non sono mai affollatissimi, dunque credo che vada rivisto qualcosa… Una famiglia che sale senza green pass su un pullman affollato non deve esibire la certificazione verde, ma deve farlo quando arriva al museo. Noi chiederemo il Green Pass a tutti, ovviamente. Peccato, ci stavamo giusto riprendendo… Questo sarà un danno”.