Fra gli addetti ai lavori inizia a serpeggiare l’idea che il centrodestra, a cominciare da Matteo Salvini, storico leader della Lega, e la segretaria di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, stiano iniziando seriamente a pensare ad un governo in solitudine in vista di eventuali nuove elezioni. Lo pensa ad esempio Mario Giordano, noto giornalista di Rete 4, conduttore della trasmissione Fuori dal Coro, che ha spiegato ieri in diretta tv a Stasera Italia News: “Credo che sia un Salvini che tende a puntare prima o poi a delle elezioni perchè per quanto Draghi stia garantendo le vaccinazioni ecc, l’idea di arrivare ad avere un giorno un governo scelto dagli elettori penso sia una cosa che che gli italiani si possono augurare”.



“Per quanto ripeto Draghi sta facendo benissimo – ha proseguito Giordano – prima o poi si dovrà andare a elezioni e allora io credo che il Salvini di ieri (quello della foto con Giorgia Meloni sul lago di Como ndr) punti ad un Draghi al Quirinale per poi avere delle elezioni con il centrodestra, quindi deve mettere un po’ da parte quelle cose che abbiamo visto un po’ questa estate, un po’ diverse dagli altri, per poi presentarsi uniti non solo alle elezioni amministrative ma anche a quelle politiche”.



GIORDANO E MINZOLINI VEDONO UN CENTRODESTRA E UN SALVINI PUNTARE LE ELEZIONI…

Simile il pensiero del giornalista Augusto Minzolini, da poche settimane direttore del quotidiano Il Giornale al posto di Sallusti: “Il centrodestra punta ad andare a governare da solo? Non so perchè abbiamo una fase politica piena di scadenze. Penso che il riavvicinamento fra Salvini e Meloni è determinato dal fatto che per la prima volta dopo 20 anni il centrodestra ha dei numeri in parlamento che gli permettono di essere dei ‘king maker’ delle prossime elezioni per il quirinale ma è chiaro che per fare un’operazione di questo tipo e avere un’influenza sul voto è necessario che siano uniti per cui partirei da qui, poi può succedere tutto, può essere Draghi o altro. Se vuoi scontare su una scadenza a 5 mesi devi compattare il parlamento”.



Quindi Augusto Minzolini ha aggiunto e concluso: “Come finirà? C’è l’opzione Draghi ma è solo se c’è un’unità di intenti di un largo schieramento o altrimenti altre opzioni. Il momento in cui si superano le ipotesi della conferma di Mattarella e non c’è Draghi allora ci possono andare tutti…”. E fra i nomi spesso e volentieri ventilati c’è quello di Berlusconi.