COSA HA DETTO (DAVVERO) IL MINISTRO GIORGETTI SULLE RENDITE CATASTALI LEGATE A IMMOBILI CON IL SUPERBONUS

Il Piano Strutturale di Bilancio presentato ieri alle commissioni riunite di Camera e Senato dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha obiettivi «ambiziosi», interverrà sull’adeguamento delle rendite catastali per chi ha utilizzato il Superbonus edilizio anche se, ammette, la correzione del PIL renderà molto complicato l’obiettivo di crescita 2024 sull’1%. In estrema sintesi questo è quanto presentato ieri in Parlamento dal titolare del MEF nell’illustrare il Psb, documento che anticipa le riforme economiche poi presenti nella prossima Manovra 2025.



Nelle tre linee di intervento ravvisate da Giorgetti sulle prossime Manovre da qui al 2027 (potenziamento banche dati antievasione, riduzione tempi rimborso IVA e migliore efficenza sistema fiscale), un tema caldo è già diventato l’annuncio sull’adeguamento delle rendite catastali per quelli immobili che hanno utilizzato negli scorsi anni gli aiuti del Superbonus e degli altri bonus edilizi: immediatamente il “tradotto” via media delle parole di Giorgetti è stato un aumento delle tasse per chi ha usato il Superbonus. Attenzione però, il Ministro dell’Economia ha chiarito perché non è esatta la trasposizione poi comunque fatta da agenzie e quotidiani in seguito alle sue parole: «non si tratta di fare l’aggiornamento a valore di mercato che ripetutamente la Commissione ci ha chiesto». I sacrifici e maggiori tasse rimarranno solo per chi è in grado di permetterseli, ha aggiunto Giorgetti facendo capire che non vi sarà alcun aumento delle rendite catastali per le case popolari o condomini “normali” che hanno sfruttato il Superbonus. L’intento del MEF è invece quello di andare a scovare «le case fantasma» di chi ha fato ristrutturazioni edilizie senza però «aggiornare i dati catastali».



LA LEGA AGGIUNGE: “ADEGUAMENTO SU RENDITE CATASTALI MA NESSUNA STANGATA”

Resta dunque un combinato disposto nella prossima Manovra di accorgimenti correttivi – come l’aumento eventuale delle rendite catastali in caso di Superbonus (e mirato, non indiscriminato per tutti) – e aiuti per i redditi medio-bassi, come ad esempio il taglio strutturale del cuneo fiscale: l’aggiornamento catastale del resto era già previsto dalla precedente Manovra 2024, quanto dice Giorgetti sul Psb è che in questa Finanziaria si cercheranno coloro che hanno fatto i “furbetti” nei mancati aggiornamenti.



In termini ancora più concreti, quanto detto dal Ministro Giorgetti si riferisce principalmente a chi con seconde e terze case ha utilizzato dei bonus edilizi senza però adeguare le rendite sul catasto: per questi soggetti, l’ipotesi è che sarà versata una quota di IMU più alta ai Comuni o, in alternativa, il versamento di tasse di registro con IVA più alte. Quanto annunciato dal Ministro della Lega non è dunque quell’aggiornamento generale sulle rendite catastali che l’Europa da anni chiede all’Italia ma contro cui il Centrodestra resiste opponendo il muro della fallacia politica ed economica impostata da Bruxelles: come ha concluso Giorgetti alle commissioni riunite, «si tratta soprattutto di precisare una norma della scorsa legge di bilancio secondo la quale chi fa ristrutturazioni edilizie è tenuto ad aggiornare i dati catastali».

Aprendo il consiglio federale della lega stamane il leader Matteo Salvini ha commentato le parole di Giorgetti sulle rendite catastali confermando che non vi è alcuna novità clamorosa nella proposta del Governo, e ringraziando chi come Confedilizia ha dimostrato di comprendere appieno il senso delle parole del MEF: era infatti stato lo stesso presidente Giorgio Spaziani Testa sui social a bollare le parole di Giorgetti come un normalissimo aggiornamento degli archivi catastali per cercare da un lato le “case fantasma” ancora non censite, e dall’altro verificare chi ha fatto i lavori edilizi e non ha aggiornato i dati del catasto. Tanto Salvini quanto Giorgetti alla riunione della Lega hanno così sottolineato come correttamente Confedilizia abbia compreso che la “novità” sul catasto è tutt’altro che una stangata e che non andrà a colpire le fasce medio-basse dei cittadini.