Non è passato inosservata la “bordata” lanciata ieri sera dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, nonché n.2 della Lega Giancarlo Giorgetti, al suo leader Matteo Salvini: uscendo dal Senato dopo la convulsa giornata di calendarizzazione della crisi di Governo, lo stratega principe del Carroccio – come spesso gli capita – ha parlato a mente fredda ma senza giri di parole o dichiarazioni di facciata. Ebbene, secondo la sua visione da punto di collante tra Salvini e Premier Conte, Giorgetti la crisi di Governo l’avrebbe aperta molto tempo prima: «Quando è diventata conclamata la visione diversa su tante cose Salvini ha deciso di farlo (di staccare la spina, ndr) sono le decisioni di un capo, un capo sempre decide da solo. Sono responsabilità personali», racconta ai colleghi di Gedi-RepTv uscendo dal Senato. A chi gli chiede poi se la crisi andava aperta prima, Giorgetti ammette «probabilmente sì…» lasciando così il Ministro dell’Interno più “solo” nella scelta di strappare con Conte e M5s praticamente a Ferragosto.
GIORGETTI “CONTRO” SALVINI, MA IL LEADER LO VUOLE AL MEF
Strada verso le Elezioni dunque in salita? Per Giorgetti gli ostacoli sono ben più visibili rispetto al buonumore di Salvini e dopo la svolta della Lega sul taglio dei parlamentari, aggiunge «Non sono costituzionalista, ci sono interpretazioni diverse. Comunque non c’è in questo momento calendarizzata la mozione di sfiducia perché il Senato ha deciso di ascoltare le comunicazioni di Conte. Ascolteremo Conte e vedremo». Non solo, per il n.2 della Lega e n.4 del Governo «ho sempre detto e lo ribadisco che secondo me, con le condizioni date, un voto per la sfiducia a Conte non avrebbe senso: avevano senso le dimissioni di Conte ma sono decisioni sue, starà valutando». Per chi conosce Giorgetti sa che queste dichiarazioni non devono stupire e non sono neanche uno “strappo” rispetto alla linea di Salvini: a riprova di ciò questa mattina lo stesso vicepremier, dopo queste parole di Giorgetti, lo ha non solo confermato come uomo di fiducia ma anche aggiunto nella lunga intervista al Corriere della Sera «lavoro ad un Governo con Giancarlo Giorgetti Ministro dell’Economia». Al netto di quanto sceglierà Mattarella per gestire la crisi di Governo, dal rapporto-unione Salvini-Giorgetti passerà molto se non tutto non solo della futura Lega ma del Governo stesso, qualora si andrà ad Elezioni in tempi rapidi.