Taglio del cuneo fiscale, accorpamento dei primi due scaglioni Ipef, pacchetto famiglia e rinnovi dei contratti pubblici a partire dalla sanità: queste le basi della legge di bilancio. Ma non solo. Come confermato dal ministro Giancarlo Giorgetti, ci saranno anche dei tagli di spesa difficili da digerire per molti ma indispensabili. “Un ferreo controllo dell’andamento della spesa diventerà un principio non più eludibile”, le parole del titolare del Mef nell’audizione sulla Nadef alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato: “Alla luce delle nuove regole che si stanno delineando per la governante economica europea ma anche per riuscire nella sfida” di garantire “la sostenibilità del debito” agli occhi del mercato e di Bruxelles.



Il punto di Giorgetti sulla legge di bilancio

Giorgetti ha precisato che il governo si opporrà a emendamenti che prevedano di coprire maggiori spese con maggiori entrate, sottolineando che l’unica via aperta è quella della riduzione delle uscite. Da questo punto di vista conta la compliance con le regole europee, che fissano la dinamica della spesa primaria come binario centrale nel percorso di aggiustamento da concordare con i singoli Paesi, evidenzia Il Sole 24 Ore. “E’ chiaro che se la situazione peggiora, non solo in Italia ma a livello globale bisognerà fare delle altre riflessioni”, ha sottolineato Giorgetti a proposito di chi gli chiedeva di una possibile revisione al ribasso degli obiettivi di deficit alla luce del nuovo conflitto fra Hamas e Israele, ipotesi già evocata dall’ex ministro Renato Brunetta sempre in audizione sulla Nadef da presidente del Cnel.

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