LA PROPOSTA DEL MINISTRO GIORGETTI AL “FOGLIO”: “NIENTE TASSE PER CHI FA ALMENO DUE FIGLI”
La possibilità concreta di una sorta di “superbonus 110%” sul fronte natalità, con una proposta che pone al centro la necessità incentivare le famiglie italiane a fare figli: come? «Niente tasse per chi fa figli». Questo avrebbe confessato il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti parlando con il direttore del “Foglio” Claudio Cerasa che oggi sul quotidiano presenta i dettagli della proposta in esame in questi giorni al MEF. Dopo che ieri al Salone del Mobile era stata la stessa Premier Giorgia Meloni a centrare le attenzioni sul tema della de-natalità, spiegando come il Governo ha intenzione «di incentivare la natalità che si trova oggi al minimo storico», ecco il primo passo fatto dal n.2 della Lega.
«Il tema riguarda la tenuta del nostro sistema economico e sociale: scommettere sulla natalità è una priorità del Governo», ha concluso martedì 19 aprile la Presidente del Consiglio. La proposta clamorosa arriva per l’appunto da Giorgetti, con le fonti del “Foglio” che riportano di come il dossier sia ormai a buon punto al Ministero: «La proposta di Giorgetti è questa: presentare entro l’anno un bonus famiglie modello “110 per cento” pensato per i genitori con figli. In sintesi: niente tasse per chi fa figli», scrive ancora Cerasa citando il dossier preparato dai tecnici del MEF in questi giorni.
TASSE E NATALITÀ, BITONCI (LEGA): “DETRAZIONE FINO 10MILA EURO PER FIGLI A CARICO”
Giorgetti si dice convinto che il Governo «debba fare una proposta politica per il futuro che parta da quella che è la nostra crisi più profonda». E la proposta pronta del MEF per i prossimi giorni è proprio quella di una semi-rivoluzione sul fronte fiscale: «i nuclei familiari composti da almeno due figli non pagheranno le tasse. Tutte le tasse? Probabilmente no, perché il criterio preciso va ancora individuato, ma il meccanismo è già chiaro e a suo modo è dirompente. Niente tasse per chi fa figli», conclude “Il Foglio” sul dossier di Giorgetti. Resta ovviamente da capire bene i dettagli di una proposta che potrebbe realmente rivoluzionare il tema della natalità, considerato dal Governo (e non solo) il vero snodo per la crescita del nostro Paese.
Che siano eliminate le tasse sul lavoro, dai patrimoni, sul reddito o quant’altro si dovrà ovviamente capire dagli studi delle prossime settimane e dalla proposta che poi verrà immaginiamo portata nella prossima Manovra di Bilancio. Resta però il criterio proposto da Giorgetti nel DEF: sul lungo termine per incentivare la natalità la leva più forte non può che essere proposte semplici, non più sgravi una tantum alle famiglie bensì «riduzioni del numero di tasse da pagare». Una immigrazione controllata e aumentata nel breve periodo e una natalità con meno tasse per chi fa figli sul lungo termine: questi i criteri già fissati nel Def, non resta che vedere quali proposte potranno ora arrivare in merito alla semi-rivoluzione sulle tasse. Tra i primi ad avanzare alcune riflessioni sulla proposta di Giorgetti è il sottosegretario al ministero delle Imprese in quota Lega, Massimo Bitonci: «La proposta del ministro dell’Economia è assolutamente condivisibile. Per incentivare la natalità diventa necessario ridurre la tassazione per le famiglie con uno o più figli a carico. Questo non significa abbandonare l’assegno unico ma, oltre a questo, si dovrebbe reintrodurre una detrazione di 10.000 euro l’anno per ogni figlio a carico (ora 950 euro fino ai 21 anni) fino al termine degli studi anche universitari, per tutti i nuclei senza limiti di reddito». In questo modo, conclude Bitonci in una nota, «si otterrebbe così una doppia incentivazione e contrasto alla denatalità: con l’assegno unico universale una misura diretta mensile di sostegno, mentre con la detrazione un taglio consistente della tassazione a favore delle nostre famiglie».