Salvini getta acqua sul fuoco dopo le parole di Giorgetti sul referendum sul taglio dei parlamentari. Come vi abbiamo raccontato, l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha annunciato il suo no al taglio di deputati e senatori, “contravvenendo” agli ordini di partito. Ma l’ex ministro dell’Interno, a margina di un comizio a Matera, si dice sereno: «Se qualcuno la pensa in maniera diversa, sicuramente non mi arrabbio e non mi offendo. Il referendum è il trionfo della democrazia, la Lega non è una caserma a differenza di altri movimenti siamo uomini e donne liberi. Noi abbiamo votato ‘sì’ perché il Parlamento può lavorare efficacemente anche con meno parlamentari», riporta Repubblica. Il numero uno del Carroccio ha aggiunto: «La posizione sul referendum” della Lega e di Matteo Salvini è dunque per il “sì, per coerenza. Ho votato quattro volte ‘sì’ e voterò per la quinta volta ‘si’. Non voglio fare come un Renzi qualunque che prima vota ‘no’ e poi per salvare la poltrona vota ‘sì’». (Aggiornamento di MB)



REFERENDUM TAGLIO PARLAMENTARI, É CAOS LEGA

Manca poco più di una settimana al referendum sul taglio dei parlamentari e Giancarlo Giorgetti accende il dibattito in casa Lega. Contrariamente alla linea dettata dal leader Matteo Salvini, che si è schierato per il sì alla riduzione di deputati e senatori, l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha annunciato il suo nel corso di un comizio a Vittuone, provincia di Milano: «Il 20 e 21 settembre si voterà per le Regionali in alcune parti d’Italia, per i Comuni e anche per il referendum sul taglio dei parlamentari. Non so cosa voterete voi, ma posso dirvi come voterò io. Voterò No, convintamente», le sue parole riportate dai colleghi di Ticino Notizie. Giorgetti ha poi aggiunto che il semplice taglio dei parlamentari in assenza di altre riforme è improponibile, ma non solo: «Tagliare del 40% i parlamentari darebbe un potere senza limite alle segreterie di partito, limitando di parecchio la volontà popolare. È una deriva da evitare con forza», considerando che sarebbe anche un favore ad un Governo in difficoltà».



GIORGETTI “SCONFESSA” SALVINI: “NO AL REFERENDUM”

Se il Pd, anche se non tanto convinto, si è schierato per il sì e Forza Italia ha lasciato libertà di scelta, in casa Lega stiamo assistendo ad una frattura. La posizione di Giorgetti è condivisa anche da altri esponenti del Carroccio, non intenzionati a sposare la linea dettata da Salvini. A partire dall’ex ministro Gian Marco Centinaio, che ha confidato ai microfoni di Adnkronos: «Io voterò No. Non ho partecipato a nessuna votazione in Aula, al Senato, per non mettere in imbarazzo i colleghi e il partito. Sono fermamente convinto che questa non sia la riforma giusta della nostra Costituzione». L’ex titolare dell’Agricoltura ha poi aggiunto: «I tanti no non creeranno nessun imbarazzo a Matteo Salvini e non ci sarà nessun problema neanche per la tenuta della coalizione di centrodestra». Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore, per il momento Salvini non ha rilasciato commenti sul fatto…

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