Sono durissime le parole del ministro dell’economia del governo Meloni, il leghista Giancarlo Giorgetti, nei confronti del Superbonus 110%. Parlando in occasione del forum Ambrosetti di Cernobbio, sul lago di Como, l’esponente del Carroccio si è rivolto così ai giornalisti presenti: “Pensate al Superbonus e capirete perché ogni giorno a pensarci mi viene mal di pancia, non solo per gli effetti negativi sui conti pubblici ma perché ingessa la politica economica, lasciando margini esigui ad altri interventi”.



Quindi il “tesoriere” dell’Italia ha ribadito, rincarando la dose: “c’è l’effetto pernicioso, distorsivo, il cosiddetto spiazzamento, che ha sulla realizzazione degli interventi previsti dal Pnrr ovvero sul rafforzamento strutturale della capacità produttiva”. Giorgetti ha poi parlato del Patto di stabilità, sottolineando: “L’Italia condivide una politica di riduzione del debito pubblico. Quello che dicono gli amici tedeschi io lo condivido, però non posso ignorare che la stessa Commissione europea ci chiede una politica di un certo tipo sulla transizione energetica e quindi riteniamo ragionevole chiedere che vengano considerate in modo diverso le spese per stipendi pubblici e pensioni rispetto a spese di questo tipo”.



GIANCARLO GIORGETTI, IL SUPERBONUS, GLI AIUTI ALL’UCRAINA E GLI EXTRA PROFITTI

Il leghista si è quindi “appoggiato” alla questione degli aiuti all’Ucraina, specificando il rischio di dover sottrarre soldi alla spesa pubblica: “Se a livello internazionale siamo tutti d’accordo sul sostegno all’Ucraino, l’aiuto umanitario all’Ucraina deve essere sottratto a patto di stabilità e crescita. Noi vi aiutiamo e continueremo ad aiutarvi, ma se dovessimo ridurre le pensioni agli italiani diventa un po’ più complicati”.

Infine, sulla vicenda degli extra profitti delle banche, Giorgetti ha concluso: “Ci avete bocciato sull’imposta sugli extra margini delle banche. Io posso dire questo: può darsi che l’imposta sia inopportuna, sicuramente potrà, sicuramente c’è stato un difetto di comunicazione e può esser migliorata ma non accetto la definizione che questa tassa sia ingiusta, perché questa è una tassa giusta”.