IL PIANO DEL GOVERNO SUL PNRR: PARLA GIORGETTI
Per il Ministro dello Sviluppo Economia Giancarlo Giorgetti non è lo Stato bensì le imprese, l’imprenditore, il vero protagonista del traino del Paese: in previsione dei prossimi mesi dove crisi pandemica, energetica ed economica si fonderanno assieme agli effetti devastanti della guerra in Ucraina, i soldi del Pnrr rappresentano un aiuto per il Governo italiano ma ciò non deve far proseguire «la politica dei bonus», riflette il n.2 della Lega.
Intervistato dal “Messaggero”, il Ministro MISE ribadisce che i fondi del Recovery Fund devono dare «sostegno ai settori strategici alle fondamenta della nostra economia»; per Giorgetti occorre un forte “pragmatismo” in questa epoca dove la grande incertezza – tra economia, pandemia, guerra – regna sovrana. Obiettivo principale per far rialzare l’Italia è metter mano al crollo demografico di cui il nostro Paese soffre: per farlo, oltre a politiche famigliari ad hoc, serve un piano strutturale che riponga al centro «l’industria manifatturiera che crea occupazione e ricchezza». Puntare sul mercato o sullo Stato, specie in questo momento di crisi? Secondo il Ministro dello Sviluppo Economico puntare su Keynes e sul ruolo dello Stato come vero protagonista non basta più: «il processo del cambiamento va gestito soprattutto ora che sono a disposizione le enormi risorse del Pnrr. Una occasione irripetibile, da non perdere, per ricostruire dal lato dell’offerta industriale, con nuove filiere da sviluppare».
MINISTRO GIORGETTI: “IMPRESE SONO IL VERO TRAINO”
Secondo Giorgetti la politica dei bonus e degli incentivi a pioggia non può più essere sostenibile e resta un vecchio schema legato solo a periodi di emergenza: «La politica dei sostegni e i fondi del Pnrr – scandisce il Ministro liberale in quota Lega – devono guardare al lungo termine, alle fondamenta dell’economia, ai settori strategici da rafforzare o ricostruire o reinventare». Sanità, energia, armamenti: le emergenze di questi mesi hanno evidenziato l’impreparazione dello Stato nel “governare” i settori strategici, ora la grande occasione è dettata dal Recovery Plan ma occorre non sprecarla. Spiega ancora Giancarlo Giorgetti al “Messaggero”, «lo Stato deve accompagnare, supportare, spingere, ma l’elemento fondamentale resta l’imprenditore che investe, che ha coraggio, che si lancia in nuove iniziative, che rischia». Per questo motivo, conclude il Ministro MISE, occorre creare al più presto una «cultura dell’imprenditorialità nei nostri giovani, dato che allo Stato non si può chiedere tutto». Voglia di fare, professionalità diverse, formazione: i fondi del Pnrr vanno utilizzati per costruire la fondamenta del futuro, «non per abbellire le esteriorità del presente». Per Giorgetti uno sforzo va fatto ora per «concentrare nei comparti strategici, non spendendo i fondi nei bonus, a partire da quello per il reddito di cittadinanza. Perché il futuro lo disegneranno gli imprenditori, le persone, non certo solo il governo o il ministero dello Sviluppo».