Giorgia potrà vivere con i suoi tre figli. La donna, accoltellata dall’ex davanti ai suoi bambini, ha ottenuto la possibilità di vivere con i suoi figli in una casa in semi-autonomia, senza tornare in comunità. L’avvocatessa, Donata Malmusi, ringrazia il programma Storie Italiane, che si è battuto per aiutare la giovane mamma, che ha rischiato la vita per mano del padre dei suoi figli: “Ci avete aiutato moltissimo a fare in modo che Giorgia non entrasse in comunità e che in qualche modo si ripartisse da dove era rimasta. Se ce l’abbiamo fatta lo dobbiamo a voi, era l’unico modo per poter sollecitare il problema e richiamare l’attenzione degli operatori coinvolti”.
Malmusi prosegue: “Giorgia è stata in comunità da quando aveva 8 anni. Siamo entrati in un tunnel. Lei è stata dichiarata sospesa dalla capacità genitoriale tre giorni dopo l’aggressione, mentre era in ospedale. Da lì ci siamo ritrovati con la paura che le togliessero i bambini. Ci siamo ritrovati ad avere a che fare con i servizi sociali che pretendeva di reinserire Giorgia in una comunità perché il Tribunale aveva valutato questo come soluzione migliore. Lei avrebbe dovuto lasciare addirittura Bologna per andare a Faenza. Non era accettabile. Voi ci avete sostenute e abbiamo riavuto questa grandissima opportunità”.
Eleonora Daniele: “Sono orgogliosa”
La giovane mamma avrebbe dovuto vivere in comunità con i suoi tre figli, trasferendosi lontana dalla nonna dei piccoli, che avrebbero dovuto lasciare la scuola per entrare in un istituto. Eleonora Daniele, emozionata, commenta il traguardo raggiunto: “Questi sono i motivi per cui posso essere orgogliosa di condurre questa trasmissione. Dietro le telecamere ci sono tante persone che seguono con amore e affetto queste storie. In queste storie bisogna andarci piano e tutelare i minori ma in questo caso tutelare i minori significa anche non toglierli dagli affetti, dalla propria scuola e amicizie”.
Giorgia, emozionata e grata, è di poche parole: “Grazie. Fortunatamente si ricomincia. Io sono molto contenta. È la casa dov’ero prima, mia mamma può venire tutti i giorni ad aiutarmi con i bimbi, io posso uscire. Era quello che volevo“. Dopo l’incubo dell’accoltellamento, la giovane può tornare a vivere insieme ai suoi bambini.