Giorgia Cardinaletti, chi è e carriera: i primi passi nel giornalismo
Giorgia Cardinaletti è una delle ospiti dell’ultima puntata di Evviva!, il programma condotto da Gianni Morandi che racconta i 70 anni di storia della tv e che va in onda stasera, in prima serata su Rai 1. L’occasione è dunque quella per far luce sulla carriera professionale della giornalista, in netta ascesa soprattutto negli ultimi anni grazie alla promozione al timone del TG1 serale delle ore 20.00. La vita e carriera di Giorgi Cardinaletti inizia a Fabriano, città dove è nata nell’aprile 1987; sin da subito si è appassionata di informazione e giornalismo, avviando i suoi studi in questa direzione.
In seguito al liceo classico e al conseguimento della laurea a Perugia, ha frequentato la Scuola di giornalismo radiotelevisivo sempre a Perugia, per poi diventare giornalista professionista nel 2012. Le sue prime esperienze televisive arrivano direttamente in Rai, diventando prima inviata e in seguito conduttrice di Rai News 24, ma si è anche avvicinata al mondo dei motori come inviata della Formula 1 e conduttrice di Pole Position nel 2016.
Giorgia Cardinaletti e la promozione al TG1: una carriera in netta ascesa
Nel corso degli anni Giorgia Cardinaletti ha incrementato la sua esperienza in Rai, arrivando a diventare conduttrice de La Domenica Sportiva nel 2019 e successivamente passando al timone de TG1, dove è gradualmente salita di livello; prima è stata conduttrice delle edizioni 60 secondi, successivamente dell’edizione di mezzasera e, a partire dal 2022, è stata promossa a conduttrice dell’edizione delle 20.00, un traguardo prestigioso per la sua carriera professionale.
La vocazione per il giornalismo, d’altronde, è stata seguita sin da adolescente quando durante il Liceo classico curava il giornalino della scuola assieme ad altri compagni. “Ci siamo inventati la pagina della società – aveva raccontato la Cardinaletti, come riportato da Tv Sorrisi e Canzoni – raccontavamo gli interessi della gente, i gusti dei ragazzi, le mode che arrivavano a Fabriano“.