Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch, ha spiegato a “Che tempo che fa” che la nave è ferma da circa 140 giorni e ciò che questo comporta. «Questo vuol dire non potere essere lì per chi è in mare da giorni. La nostra nave non è bloccata per l’ingresso in porto di Carola, ma in applicazione del decreto sicurezza bis. Questo ci impedisce di operare». Al momento possono solo fare operazioni di monitoraggio aereo: «Siamo testimoni di naufragi, intercettazioni e rientro forzato di persone in Libia, di cui Muhamad non vuole parlare». Giorgia Linardi ha parlato anche di come è cambiata la percezione del loro lavoro: «Il cambiamento è stato pilotato. Siamo diventati scomodi. Il lavoro di comunicazione è stato efficiente: ha cambiato l’opinione pubblica. Mia nonna un giorno mi ha chiamato per chiedermi se fossi collusa con gli scafisti. Ho incontrato Carola nel 2016. Fu una missione molto difficile. Nel giro di una settimana morirono circa 880 persone in due naufragi». (agg. di Silvana Palazzo)
Giorgia Linardi oggi a Che tempo che fa
Giorgia Linardi, portavoce di Sea-Watch Italia sarà ospite questa sera a Che Tempo che Fa di Fabio Fazio, per supportare Carola Rackete nella sua prima uscita tv in Italia. Prima della puntata, in onda come sempre su Raidue, andiamo a scoprire qualcosa in più sulla giovane giurista del 1990 cresciuta a Como. Giorgia Linardi, proveniente da una famiglia borghese, si descrive come un appassionata di viaggi, amante delle canzoni di Pino Daniele, Lucio Battisti e di Antonello Venditti. Si occupa di diritti umani e di migrazioni, la materia che ha studiato con passione sia in Italia che all’estero. E’ una ragazza evidentemente molto coinvolta nel proprio lavoro, referente come detto dell’ong Sea-Watch. In una recente intervista rlasciata a Elle, Giorgia Linardi ha parlato delle difficoltà e delle insidie nel ricoprire un ruolo così delicato. “Quando abbiamo scoperto che a terra si parlava delle nostre navi come taxi del mare, la prima reazione è stata di grande stupore”, ha detto incredula.
Giorgia Linardi, la Sea Watch e l’opinione pubblica
Dall’incredulità al duro confronto con la realtà, per Giorgia Linardi la situazione è precipitata molto velocemente. Sempre nell’intervista a Elle racconta: “Un giorno ho ricevuto la telefonata di mia nonna, una siciliana. Era in compagnia delle sue amiche di sempre, la Michelina Straffalaci, l’Eufrosina Bellofiore, la Fina Caruso… Mi telefona e mi dice: ‘Ma amore mio è vero che sei collusa con gli scafisti?”. Per Giorgia Linardi è partita una vera e propria propaganda contro Sea Watch Italia. Un attacco che tuttora non riesce a digerire nè a comprendere fino in fondo: “La propaganda contro di noi ha fatto breccia nella percezione delle persone, al punto che non importa più quale sia la verità: in fondo è questa la scoperta più dolorosa”.
Giorgia Linardi: “Ho visto morire ragazze della mia età”
“Ho visto morire ragazze della mia età”, spiega Giorgia Linardi al magazine Elle. Probabilmente per questo motivo ha deciso di continuare a dedicare la sua vita ai migranti e ai soccorsi in mare. Un valore che comunque l’ha portata a scontrarsi con buona parte dell’opinione pubblica o contro chi chiedeva e chiede la chiusura dei porti: “Siamo arrivati ad un punto davvero emblematico. C’è chi insulta non sa di che parla. A tutte quelle persone direi di salire a bordo e capire: voglio credere che la maggioranza di loro tenderebbe la mano. A Emma va la solidarietà di Sea-Watch, e la mia personale: condivido il pensiero che ha rivolto ai suoi genitori, io lo so che quando sei al centro di un attacco feroce e sessista pensi a tuo padre e a tua madre”. Insomma si profila una serata molto interessante a Che Tempo Che Fa, con tanti temi interessanti sul tavolo. Giorgia Linardi, insieme a Carola Rackete, sarà una delle protagoniste della puntata.