SALTA IL DUELLO TV PER LE EUROPEE 2024 TRA MELONI E SCHLEIN: RAI “CEDE” AI PARTITI, ECC PERCHÈ

Non ci sarà nessun confronto tv tra Giorgia Meloni e Elly Schlein in vista delle Elezioni Europee 2024: era previsto con Bruno Vespa a moderare nello speciale “Porta a Porta” su Rai 1 e già calendarizzato per giovedì 23 maggio 2024. Alla fine invece non se ne fa nulla con la decisione presa della Rai dopo gli avvertimenti e le regole rilanciate dall’Agcom appena nella giornata di ieri: il garante per le comunicazioni aveva chiarito che il duello tra le due principali leader di partito in Italia – entrambe candidate in lista con FdI e Pd alle Europee 2024 – poteva tenersi solo se la maggioranza dei partiti avesse dato via libera al confronto Meloni-Schlein in prima serata su Rai.



Quell’accordo però non è stato trovato e così oggi la Rai si è vista costretta ad annullare il duello tutto al femminile Giorgia vs Elly: «Soltanto quattro delle otto liste rappresentate in Parlamento hanno accettato l’invito di Rai a un confronto a due tra leader sulla base della forza rappresentativa», spiega la nota ufficiale di Viale Mazzini, aggiungendo come per questi motivi in assenza di una maggioranza richiesta dall’Agcom, «Rai ritiene di non poter programmare alcun confronto nei termini precedentemente proposti». Il servizio pubblico continuerà a garantire il rispetto della Par Condicio, conclude la Rai dopo aver annullato il confronto tv Meloni-Schlein, «nei notiziari e nei programmi di approfondimento con l’equilibrio e la correttezza riconosciuti dalla stessa Autorità».



CHI HA VOTATO CONTRO (E CHI A FAVORE) DEL CONFRONTO TV GIORGA VS ELLY: LE REAZIONI E LE PROVOCAZIONI DI CONTE “MELONI VENGA DA MENTANA”

Programmato da mesi, con l’accordo di Giorgia Meloni ed Elly Schlein il confronto tv tra le leader dei due partiti più votati alle ultime Elezioni Politiche 2022 (e ancora oggi – secondo i sondaggi – le prime due liste del Paese), era stato programmato per giovedì prossimo, al netto delle proteste di altri partiti che pretendevano un uguale trattamento seguendo la par-condicio delle Europee. Secondo quanto riporta l’Adnkronos, confermato poi anche dal “Corriere della Sera”, la spaccatura degli 8 partiti si è consumata nelle ultime ore portando la Rai ad annullare il confronto non potendo mantenere le regole burocratiche fissate dall’Agcom.



Nello specifico, secondo quanto abbiamo ricostruito da diverse fonti, “luce verde” per il duello Meloni-Schlein era giunto da Lega, Italia Viva e ovviamente Fratelli d’Italia e Pd: contrari invece al duello a “Porta a Porta” sono stati Forza Italia, M5s, Azione e Alleanza Verdi-Sinistra. Al momento restano aperte tutte le altre strade da percorrere per un duello, dal “tutti contro tutti” ipotizzato dal Tg di La7 con Enrico Mentana o anche da SkyTG24, fino ad una possibile sfida da organizzare sui social. Il tempo però stringe, il voto dell’8-9 giugno è ormai dietro l’angolo e le pressioni degli altri partiti si fanno ingenti: dopo la decisione della Rai il leader M5s Giuseppe Conte lancia una ulteriore provocazione dopo aver “boicottato” fin dall’inizio il duello delle due rivali leader FdI e Pd: «Cara Giorgia che farai adesso? – scrive su X – Ti tirerai indietro rispetto a un confronto con il sottoscritto e gli altri leader? Dai, vieni da Mentana». Soddisfatto il portavoce dei Verdi Angelo Bonelli che ricorda come lo schema a due del confronto tv non è valido, «piuttosto il sorteggio tra le liste o le interviste singole». Calenda già da giorni aveva sentenziato come il duello Meloni-Schlein non poteva svolgersi in quanto le Europee non hanno neanche le coalizioni e dunque non vi sono i “capi” di Centrodestra e Centrosinistra che potevano sfidarsi: da ultimo il capogruppo forzista Maurizio Gasparri ribadisce la contrarietà del partito al confronto “a due”, «visto che siamo in un regime elettorale proporzionale io sarei favorevole a un confronto all’americana».