Giorgia Meloni tra amministrative, Centrodestra e elezione del capo dello Stato ai microfoni di Stasera Italia. La leader di Fratelli d’Italia ha esordito parlando delle elezioni comunali in programma tra undici giorni, stroncando chi sostiene che la coalizione abbia adottato una strategia rinunciataria: «Io non sono d’accordo, credo che abbiamo fatto una cosa molto coraggiosa. Votiamo in città che solitamente non premiano il Centrodestra, non sono città facili: abbiamo scelto di allargare il perimetro. Il Centrodestra è compatto, abbiamo un candidato in ogni città, mentre la Sinistra ne ha tre o quattro per città. C’è una continua opera derisione di Michetti, di Bernardo e degli altri che non condivido: Michetti è un avvocato, amministrativista, conduttore radiofonico, insegna nelle Università… Parliamo di una persona che ha un curriculum di un sindaco: non abbiamo scelto dei candidati, ma dei potenziali sindaci. Lui la macchina amministrative di Roma la potrebbe fare camminare meglio di tutti gli altri».
Nel corso del suo intervento, Giorgia Meloni ha anche commentato il “feeling” con il segretario dem Enrico Letta: «Non è una questione di intesa: in Italia si passa dal “ci sputiamo addosso” all’avere un’intesa. Io non insulto mai nessuno, Letta è una persona con la quale ho avuto un rapporto cordiale, ci siamo trovati a parlare senza condividere molto l’uno dell’altro. Si possono anche trovare delle convergenze, ma non significa fare inciuci: io al governo col Pd non ci vado».
GIORGIA MELONI: “SINISTRA MAJORETTE DEI POTERI FORTI”
Altro tema particolarmente spinoso in ambito politico è l’elezione del presidente della Repubblica, Giorgia Meloni ha invocato un profilo non divisivo: «Io ho un’idea in testa, ma la tengo per me. La Sinistra dice di voler impedire al Centrodestra di eleggere il presidente della Repubblica. Secondo me Mattarella ha finito perché lo dice lui e perché non può diventare una prassi rinnovare l’incarico al capo dello Stato. L’idea che ho in testa è che servirebbe un presidente della Repubblica abbastanza avulso dal contesto dei partiti: non voglio una persona che difenda il Centrodestra e la Sinistra non dovrebbe pretendere di avere una persona che la mette lì al governo anche se perde le elezioni. Draghi? Non credo che sia interessato al Quirinale».
Dopo una stoccata agli avversari – «La sinistra ha raccontato per tanti anni di essere la forza politica vicina ai più deboli e oggi fa la majorette dei poteri forti» – Giorgia Meloni ha articolato il suo giudizio sul Partito Democratico: «La Sinistra in questi anni si è chiusa nei salotti, ha sostenuto delle tesi che erano e sono lunari. Letta in un tempo come questo mi parla di ius soli, ddl Zan, legalizzazione della cannabis e tassa di successione… neanche i Visitors avrebbero un programma così distante anni luce dai problemi che la gente sta vivendo».