Dopo i fatti di Pisa, con gli studenti – protagonisti di un corteo pacifico pro-Palestina – presi a manganellate dalla polizia, parla Giorgia Meloni. Per la Premier “è un gioco che può diventare molto pericoloso” quello di “togliere il sostegno delle istituzioni alla polizia, a chi ogni giorno rischia la sua incolumità per garantire la nostra”. Le parole della presidente del Consiglio arrivano esattamente sei giorni dopo quanto accaduto nella città toscana, con la politica che conferma il sostegno del governo alla polizia e mette in guardia dai rischi che potrebbero derivare da un crollo di fiducia nei confronti dell’istituzione.
“Non si può parlare delle forze dell’ordine solo quando qualcosa non funziona perché in tutti gli altri casi, nei casi in cui ci sono stati 120 agenti di polizia che sono finiti all’ospedale, che sono stati feriti per garantire l’ordine pubblico, la nostra incolumità, e magari anche con stipendi inadeguati, nessuno ha detto a loro grazie” spiega al Tg2Post. “E allora”, secondo la Premier, “forse è il caso di fare anche questo, dire grazie alle forze dell’ordine per il lavoro prezioso che fanno ogni giorno. Fermo restando che, se poi qualcuno sbaglia, chiaramente si deve intervenire e si deve sanzionare come prevede il nostro ordinamento“.
Meloni: “Non accetto lezioni da chi rincorreva gli italiani con i droni”
Replicando alle critiche dell’opposizione, Giorgia Meloni a Tg2Post mette in chiaro: “Non accettiamo lezioni da chi rincorreva gli italiani con i droni. Le lezioni sul governo autoritario da parte di quelli che sparavano con gli idranti su lavoratori inermi seduti a terra, perfettamente immobili, o che rincorrevano gli italiani da soli in spiaggia con i droni anche no”. Nell’intervento della Premier anche un commento sul Superbonus, definito una misura “irresponsabile per come è stata realizzata e purtroppo non era gratuita: la stanno pagando tutti gli italiani anche quelli che una casa non ce l’hanno”.
A causa del 110% “c’è un buco di 160 miliardi nel bilancio dello Stato: sono mediamente quattro leggi finanziarie e sono risorse che prevalentemente per far ristrutturare seconde cose sono state tolte dalla Sanità, dalla scuola, dai bisogni primari dei cittadini” secondo la presidente del Consiglio. Infine, poi, un commento sulle elezioni regionali in Sardegna: “La mia valutazione politica è che, nonostante le liste di centrodestra avessero la maggioranza dei consensi, se non siamo riusciti a vincere col candidato presidente qualcosa è stato sbagliato. Dispiace, ma io penso anche che le sconfitte siano un’occasione per mettersi in discussione: lo prendo come uno sprone a migliorare e fare ancora di più e meglio”.