Giorgia Meloni a tutto tondo nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Non è l’arena. Uno dei dossier più scottanti per il Centrodestra è certamente quello relativo alle amministrative, ecco il giudizio della leader di FdI: «Penso che ciascuno debba imparare dai propri errori. Cinque anni fa per privilegiare l’interesse di partito, il risultato è che ci siamo trovati un sindaco che ha devastato Roma. Grazie al lavoro della Raggi la capitale d’Italia viene derisa sui quotidiani di tutto il mondo. Non è un problema solo dei romani, la capitale è la foto sul documento d’identità di quella nazione».



«Oggi a me non interessa minimamente mettere la bandierina del partito. Queste elezioni amministrative sono complesse. Oggi FdI a Roma forse è il partito di maggioranza nel Centrodestra, ma io voglio vincere. Per questo mi sono dedicata più di tutti a cercare un candidato che potesse allargare il gradimento», ha spiegato Giorgia Meloni, che ha messo sul tavolo il nome del professor Michetti: «Io ho fatto la proposta di Michetti perché parliamo di una persona che sul piano della conoscenza dell’amministrazione non ha pari. Serve una persona che sappia benissimo dove mettere le mani», ribadendo che un candidato come lui è in grado di fare la differenza.



GIORGIA MELONI: “”

Un altro tema molto discusso è quello della Federazione di Centrodestra proposta da Salvini a Berlusconi, questa l’analisi di Giorgia Meloni: «Non è che non sono convinta, secondo me è anche un’operazione intelligente. Non vogliono tagliarmi fuori, non è un’operazione contro di me, ma è un’operazione contro la sinistra. Oggi Lega e Fi governano con Pd e M5s, che pretendono di avere i voti di parte del Centrodestra per fare quello che facevano prima con Conte». La leader di Fratelli d’Italia ha poi aggiunto: «Credo che questa iniziativa nasca per cercare di mettere in relazione i partiti che stanno al Governo e contare un pochino di più. Poi non mi sono chiari i contorni: alcuni parlano di semplice coordinamento, altri di partito unico, altri di gruppi unici». Giorgia Meloni ha poi messo in risalto: «É una scelta loro che rispetto però le differenze sono un valore aggiunto, la differenza la fa l’identità e la chiarezza nelle posizioni».

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