Giorgia Meloni, almeno in famiglia, non fa il “maschio” e non vive nello stesso modo come invece la possiamo vedere battagliare contro tutto e tutti in politica: in una lunga intervista a “Chi”, la leader di Fratelli d’Italia dimostra che il successo dell’immagine “pubblica” va di pari passo ad un periodo decisamente a gonfie vele anche nella sfera degli affetti, del privato, a cui Giorgia Meloni tiene particolarmente e non da oggi. Seconda leader più amata del Paese, unica donna che “conta” nella politica nostrana e soprattutto in costante ascesa nei sondaggi sia personali che come partito: la Meloni è la vera “novità” in Parlamento e non nel 2019, ma a “Chi” sono più gli aspetti privati ad essere trattati dalla giovane mamma di Ginevra. «Io non voglio fare il maschio nella dimensione privata. Se all’esterno devo farmi valere per forza come leader, nel privato mi piace essere protetta e coccolata», racconta la Meloni parlando e non poco del compagno Andrea Giambruno, autore di Stasera Italia e conduttore del Tgcom Mediaset. Non è sempre stato facile riuscire a tenere insieme le esigenze del privato e della famiglia con gli impegni in politica, tra comizi, Parlamento e impegni istituzionali.
MELONI, IL NATALE E LA FEDE
«Alcune relazioni difficili da gestire, con uomini che non mi perdonavano il mio ruolo, anzi, spesso me la facevano pagare, come se ci fosse una sorta di rivalsa, di rabbia». Eppure, svela ancora la Meloni a “Chi” (in edicola da domani) «con Andrea non ho mai avuto questo problema, è il mio primo tifoso». Il Natale che si avvicina, sottolinea Giorgia Meloni, è davvero quello perfetto, «con Andrea e mia figlia Ginevra. Davvero meraviglioso. È il Natale perfetto, con tutta la sua magia e lo stupore che solo i bambini conservano». Il matrimonio per ora resta ancora “lontano” ma non per motivi “voluti” dalla stessa leader sovranista «Intanto perché tu possa sposarti qualcuno deve chiedertelo», scherza la Meloni e poi si fa più seria «non sono sposata ma lo Stato deve privilegiare le coppie che lo fanno, per la responsabilità che si prendono». Sul fronte della fede, il tema si fa più complesso: «vorrei vivere in una società nella quale si sia consapevoli che a ogni scelta corrispondono conseguenze e che non esistono solo diritto. Sono credente, ma le mie posizioni politiche non dipendono da una scelta confessionale. Per esempio, sono convinta della sacralità della vita, laicamente convinta».