Dopo l’esordio stagionale torna questa settimana “Onorevoli confessioni”, il programma condotto da Laura Tecce su Rai 2 e che da oggi torna a indagare il privato dei politici più in voga del panorama italiano: e nell’appuntamento di oggi giovedì 15 ottobre i riflettori saranno puntati su uno degli esponenti più in vista tra quelli che attualmente siedono in Parlamento, anche perché di fatto è l’unica donna a guidare un partito di rilevanza nazionale, ovvero Giorgia Meloni. La pasionaria di Fratelli d’Italia sarà ospite infatti della Tecce che, per sua stessa ammissione presentando il format del talk show e anticipando alcune chicche, ha spiegato di aver puntato sui leader o comunque su personaggi che hanno esperienze significative in politica. Dunque fari puntati sulla 43enne numero uno del principale partito della destra sociale che ha già alle spalle l’esperienza di Ministro della Repubblica durante il quarto Governo Berlusconi quando fu la titolare del dicastero perla Gioventù.



GIORGIA MELONI, “FIERA DELLA CRESCITA DI FDI: E QUELLA VOLTA CHE MI SONO SENTITA FRODO…”

In attesa di ascoltare la ‘versione’ più intima e certamente meno conosciuta della Giorgia Meloni lontana dai riflettori, vale la pena di ripescare una delle più recenti interviste in cui quella che un tempo era una delle delfine di Silvio Berlusconi ha parlato della crescita vertiginosa del suo movimento che, nel mondo della destra, da mesi non solo ha scavato un solco in termini di consensi con Forza Italia ma rosicchia costantemente voti pure alla Lega di Matteo Salvini, ora non più così lontana. “Siamo fieri della crescita di FdI in tutte le regioni” ha detto la Meloni parlando a Il Messaggero dei risultati delll’ultima tornata elettorale di settembre ma è anche interessante spulciare un passaggio di un’altra intervista che la diretta interessata ha concesso al quotidiano La Verità. Ricordando quando, durante un congresso, fu eletta all’ultimo voto segretaria di Azione Giovani, la Meloni ammette di essersi candidata non perché volesse emergere, “ma un po’ alla Frodo Baggins de ‘Il Signore degli Anelli’. Sì, lui, quando dice ‘Lo porto io l’anello’, e non lo fa per sé ma perché pensa di dover fare la sua parte…”.

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