“L’accordo di tutto il Consiglio Ue sulla cosiddetta dimensione esterna, che offre un approccio completamente nuovo rispetto al passato in tema di contrasto ai flussi migratori, è un indiscutibile successo italiano”: netta Giorgia Meloni ai microfoni del Corriere della Sera. Il primo ministro ha fatto il punto sui principali dossier e ha manifestato soddisfazione per il “totale cambio di passo” sull’immigrazione a livello europeo, ricordando che “la scelta è combattere il traffico di esseri umani e contrastare l’immigrazione illegale prima che arrivi in Europa”.



Giorgia Meloni ha sottolineato che il suo governo è riuscito a fare capire a tutti i partner che non aveva senso continuare a litigare tra Paesi di primo approdo e Paesi di destinazione su chi dovesse avere la responsabilità di gestire il fenomeno e che l’unico modo era lavorare insieme sui confini esterni. E il premier ha sottolineato di condividere le posizioni tenute da Polonia e Ungheria, che hanno accolto milioni di profughi ucraini ricevendo dalla Ue contributi inferiori al necessario: “La loro rigidità è comprensibile e io ho sempre grande rispetto per chi difende i propri interessi nazionali. Si può superare ricostruendo un rapporto di fiducia e in questo senso cerco di dare il mio contributo”.



GIORGIA MELONI SUL PNRR

Nel corso del dialogo con il Corriere, Giorgia Meloni ha anche parlato del dossier Pnrr, sottolineando di essere assolutamente ottimista “soprattutto se smettiamo di fare allarmismo su una questione strategica per la nazione intera e che, nella migliore tradizione dei Tafazzi d’Italia, viene strumentalizzata per attaccare il governo”. Il premier ha evidenziato poco dopo: “Noi siamo impegnati per rispondere alle ultime richieste di chiarimenti da parte della Commissione e ricordo che lavoriamo su un piano scritto da altri. Senza polemica non posso fare a meno di notare che se il lavoro certosino che stiamo facendo adesso, senza alcuna tensione con la Commissione, fosse stato fatto a monte quando i progetti sono stati presentati, avremmo potuto risparmiare molto tempo”. E ancora: “Poco male, siamo comunque vicinissimi all’obiettivo. E stiamo lavorando senza sosta alla rimodulazione del Piano e alla presentazione del Repower Eu, per spendere tutte le risorse privilegiando progetti strategici”.

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