Incontro bilaterale a Roma tra il premier italiano Giorgia Meloni e il primo ministro d’Ucraina Denys Shmyhal. La leader di Fratelli d’Italia ha confermato la vicinanza dell’Italia al paese di Zelensky e la volontà di partecipare alla ricostruzione di Kiev: “Parlare di ricostruzione per noi vuol dire scommettere concretamente sulla fine del conflitto e sulla vittoria, perché io sono certa che il futuro dell’Ucraina sarà di benessere, di pace e sempre più europeo”, riporta Adnkronos.



Giorgia Meloni ha sottolineato che l’Italia continuerà a lavorare per la fine del conflitto tra Russia e Ucraina, sostenendo il piano di pace presentato da Zelensky e fatto di dieci punti: “Siamo convinti che la pace si possa raggiungere solo quando la Russia cesserà le ostilità”. Per quanto riguarda la ricostruzione dell’Ucraina, il premier ha spiegato che si tratta di un impegno preso personalmente con Zelensky nella visita a Kiev di fine febbraio: “Ho ribadito che l’Italia continuerà a fare la sua parte a 360° a sostegno dell’Ucraina, su piano politico, umanitario e anche della ricostruzione, che è un tema di oggi per alcune infrastrutture strategiche di alcune aree liberate, ma anche per il domani, perché vuol dire scommettere sulla vittoria dell’Ucraina”.



Meloni: “Accelerare ingresso in Ue dell’Ucraina”

Nella conferenza stampa odierna, Giorgia Meloni ha anche sottolineato la volontà dell’Italia di accelerare l’adesione dell’Ucraina all’Unione europea. Il premier ha sottolineato che il futuro di Kiev “deve essere di sempre maggiore capacità di inserirsi nelle dinamiche e nelle istituzioni europee. Il modo più intelligente di ringraziare gli ucraini di quello che stanno facendo è accelerare la possibilità di far parte delle istituzioni europee”, evidenziando gli sforzi fatti dal Paese di Zelensky. Tornando sulla ricostruzione del Paese post-conflitto, la Meloni ha aggiunto: “Vogliamo svolgere un ruolo di primo piano non solo dal punto di vista politico ma anche coinvolgendo i privati, le nostre imprese, il nostro know how. Voglio dire che investire sulla ricostruzione dell’Ucraina non è azzardato, è uno degli investimenti più oculati e lungimiranti che si possono fare”.