Giorgia Meloni soddisfatta per i risultati ottenuti dal suo governo. Il primo ministro italiano ne ha parlato all’Assemblea Generale di Assolombarda 2023, organizzata presso una delle più innovative realtà industriali di Milano, nella sede di Camozzi Group, l’ex area Innocenti dove negli anni ’50 si produceva la lambretta e che negli ultimi anni è stata reindustrializzata. Un luogo simbolo, rilanciato con investimenti, ambizione e lungimiranza, che rappresenta un modello di Industria 4.0. Il presidente del Consiglio, dunque, ha posto l’accento sulla ripresa post-Covid che consegna una economia in crescita oltre le aspettative: “Con la stima di una previsione al rialzo a +1,2% nel 2023, una crescita superiore alla media Ue, superiore alle principali economie continentali, 0,7% per la Francia, 0,2 quando va bene per la Germania: stiamo dimostrando una affidabilità maggiore rispetto al resto dell’eurozona”.
“Non può ritenersi che noi per avviare la transizione ecologica possiamo smantellare la nostra economia e le nostre imprese, la transizione ecologica e la sostenibilità ambientale devono camminare di pari passo con la sostenibilità sociale ed economica”, la transizione va fatta “con l’uomo al centro”, ha spiegato Meloni. Il premier ha poi proseguito il suo intervento: “Sono fiera del lavoro che il governo sta facendo, ma ho il senso della misura, so che questi risultati non si devono al governo, questo piccolo miracolo si deve al vostro lavoro: è la ragione per cui continuo a non comprendere il tentativo di sminuire i risultati della nostra nazione, che però purtroppo è congenito nella nostra mentalità. Il motivo per cui ne parlo è perché credo che questo atteggiamento sia autodistruttivo, ci indebolisce, ci penalizza e va combattuto”.
Il punto di Giorgia Meloni all’assemblea di Assolombarda
“Il mio compito, con il vostro aiuto, è spezzare questa narrazione, ripartire dal valore del nostro modello industriale – riporta l’Ansa -, con la consapevolezza di ciò di cui questa nazione è capace. Orgoglio, ottimismo, fiducia è quello di cui abbiamo bisogno, e io ho tutti e tre. Ho l’orgoglio di guidare la nazione, l’ottimismo sul fatto che con intelligenza e buona volontà possiamo fare meglio, perché il declino si può invertire, il declino non è un destino ma una scelta”, ha proseguito Giorgia Meloni. Il premier ha poi voluto porre l’accento sulla stabilità politica italiana in un’epoca di cambiamento del quadro geopolitico. Una delle principali sfide dell’esecutivo riguarda il Pnrr: “Non è in gioco il governo ma la modernizzazione dell’Italia e la sua credibilità a livello internazionale. C’è chi tifa perché si fallisca come se non fosse interesse di tutto il Paese”. Giorgia Meloni ha le idee chiare: “Vi assicuro che i fondi li metteremo a terra costi quel che costi, modificheremo le parti che non vanno bene privilegeremo il profilo strategico” negli investimenti, “contratteremo con la Ue, faremo le norme necessarie a superare le lungaggini e le difficolta degli enti locali. Se qualcuno vuole rimanere a guardare vorrà dire che quando avremo terminato avrà imparato una lezione”.