Giorgia Meloni in aula al Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo che si terrà giovedì 26 e venerdì 27 ottobre a Bruxelles, in Belgio. Un vertice fondamentale in una fase storica e in un contesto internazionale ancora più difficile e drammatico dei precedenti: “L’Ue è chiamata a dare risposte forti e urgenti alle difficoltà che la sfidando, dall’interno e dall’esterno. Non sarà un Consiglio di routine né semplice”, le parole del premier. Riflettori accesi sulla guerra tra Israele e Hamas, Meloni ha sottolineato la preoccupazione per la sorte degli ostaggi: “Voglio esprimere anche in questa Aula la vicinanza umana alle famiglie delle vittime del terrificante attacco di Hamas del 7 ottobre. La mia grande preoccupazione è per la sorte degli ostaggi e il mio sgomento è per la brutalità di Hamas”. Immagini viste più volte nella nostra storia, ha aggiunto, che ha visto “la sua forma più atroce nella persecuzione del popolo ebraico”.
Le parole di Meloni in Senato
Meloni ha sottolineato il ruolo dell’Italia di ponte tra Europa e Mediterraneo, rimarcando la necessità di evitare l’allargamento del conflitto. “Non può esserci alcuna ambiguità nel condannare in modo fermo i crimini di Hamas, non deve esserci alcun distinguo nella condanna a ogni forma di antisemitismo, compresa quella di matrice islamica e quella che che viene camuffata da avversione allo Stato di Israele”, ha aggiunto il primo ministro: “Non devono esserci dubbi nel sostenere il diritto di Israele a esistere e a difendere i propri confini in linea con il diritto internazionale. Questa è la posizione del governo italiano”. Meloni ha poi tenuto a precisare che anche i civili di Gaza sono delle vittime di Hamas, ribadendo che un’altra priorità immediata rimane l’accesso umanitario: “Indispensabile per evitare ulteriori sofferenze della popolazione civile ma anche esodi di massa che contribuirebbero a destabilizzare il Medio Oriente e in ultima istanza anche l’Europa”.