Dopo Susanna Ceccardi anche Giorgia Meloni dice no al brano iconico di John Lennon “Imagine”. L’europarlamentare e candidata della Lega in Toscana aveva definito su La7 la canzone del componente dei Beatles “un inno marxista”, e proprio per questo l’ex sindaca di Cascina aveva invitato i bambini del suo paese a non cantarla. Durante il programma “In Onda” su La 7, il conduttore Luca Telese ha incalzato la leader dei Fratelli d’Italia dicendole: “La candidata Ceccardi della Lega – le sue parole in diretta tv – ha detto che era contenta di aver invitato i bambini del suo paese a non cantare Imagine di John Lennon perchè sarebbe un inno marxista. Lei lo farebbe cantare a sua figlia senza preoccupazioni politiche?”. Così la replica dell’ex ministro: “Non è una canzone il cui testo mi appassiona, dice che non ci siano le religioni, non ci siano le nazioni, è l’inno dell’omologazione mondialista, francamente io sto da un’altra parte”.



GIORGIA MELONI: “SECONDO ME L’IDENTITÀ E’ UN VALORE”

Secondo me l’identità è un valore – ha aggiunto la Meloni – poi è una bellissima canzone, diciamo che se uno non capisse l’inglese la canzone sarebbe fantastica poi se uno legge il testo penso che un mondo senza identità non sia il mio prototipo. Credo che l’identità sia tutto quello che abbiamo – ha ribadito – e quindi credo nel valore del’identità delle nazioni, dell’identità religiosa, in quella famigliare.. nelle identità, l’identità è quello che siamo, senza identità siamo solo degli ottimi consumatori per le multinazionali che ci devono vendere lo stesso prodotto”. La numero uno di FdI dissenta quindi in parte dalla Ceccardi, secondo cui “Imagine” sarebbe di fatto un brano comunista, anche se la stessa canzone non le andrebbe a genio. Pubblicata nel 1971 “Imagine” resta una delle canzoni più famose di sempre, spesso considerata un inno alla pace. Clicca qui per il video della Meloni su La7



Leggi anche

DIARIO ARGENTINA/ Le promesse e le crisi che accomunano Milei e Meloni