LA STORIA DI GIORGIA PULEO A SOPRAVVISSUTE
Dopo aver vissuto 20 anni tra umiliazioni, minacce e privazioni, Giorgia Puleo ha trovato la forza per ribellarsi. Ora la sua storia è al centro di Sopravvissute, la cui puntata viene trasmessa da Speciale Tg1 alla vigilia della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Quella della 52enne è la storia emblematica di una vittima di violenza finita rinchiusa in una bolla, in isolamento. La donna ha raccontato che non poteva neppure fare la rappresentante di classe per la figlia, perché così si sarebbe messa in mostra e ciò non andava bene per il compagno.
Non solo era possessivo e le impediva di studiare e lavorare, ma la spiava anche. Però Giorgia Puleo ha trovato il coraggio di reagire, rivolgendosi al centro antiviolenza “Le onde” di Palermo. Ora non solo si è messa alle spalle quella brutale esperienza, ma si è anche realizzata come imprenditrice attraverso la formazione professionale in “Wonderful Italy“, un’azienda virtuosa che aiuta anche altre donne.
“NON POTEVO NEPPURE STUDIARE…”
Giorgia Puleo ha affrontato diverse difficoltà, a partire dalla diffidenza degli altri, anche delle persone più vicine: “Siamo brave a crearci una bolla attorno, per cui la nostra vita sembra perfetta, anzi siamo noi a sembrare isolate“, ha raccontato negli anni scorsi in un’intervista al Forum Disuguaglianze Diversità. Bisogna quindi trovare la forza di reagire a prescindere dagli altri. Ora può dire di aver vissuto due vite, la prima è finita nel 2014. “Chi si trova in queste situazioni non si rende conto di ciò che accade“.
Ma come può un grande amore trasformarsi in un incubo? Giorgia Puleo ha raccontato di aver conosciuto l’ex compagno all’ultimo anno delle superiori: coltivava il sogno di studiare architettura, ma dovette abbandonarlo. “Mi iscrissi, ma rinunciai quasi subito, perché la sua gelosia lo portava a seguirmi. Non potevo dare confidenza a dei colleghi universitari. Dopo qualche mese io stessa rinunciai agli studi“, ha raccontato l’imprenditrice a Sopravvissute.
“Le privazioni erano anche andare al supermercato. Arrivai a un punto che quasi non cucinavo più, perché non andava bene, quindi portava cose già pronte“, ha aggiunto Giorgia Puleo. Alla fine era lei a limitarsi per evitare problemi con il marito. “Annullavo la mia persona per mettere in primo piano lui“.