Giorgia Rombolà è il nuovo volto della versione estiva di Agorà, e si racconta tra carriera, fede e famiglia. Rombolà è una giornalista con alle spalle 12 anni di esperienza in Rai e, dopo Rai News 24, questa estate condurrà l’edizione estive del programma di attualità e politica Agorà, in onda su Rai3. Originaria della provincia di Catanzaro e mamma di quattro splendide bambine, “Sin da piccola mi piaceva scrivere” racconta a Famiglia Cristiana.
Così, “dopo la laurea ho frequentato una scuola di giornalismo a Tor Vergata”. Giorgia Rombolà racconta anche della sua gavetta fatta di “collaborazioni, stages gratuiti, fino a quando ho tentato il concorso in Rai destinato agli under 30”, concorso che ha vinto e che l’ha portata a essere la conduttrice che conosciamo oggi. Ai giovani che desiderano intraprendere la sua stessa carriera, consiglia di “provarci, di non arrendersi, possono esserci momenti faticosi, la paura di non riuscire, ma se credi fortemente in un sogno ce la puoi fare”.
Giorgia Rombolà si racconta tra fede e famiglia
Giorgia Rombolà racconta di aver “ricevuto un’educazione cattolica” ma di aver “vissuto la grazia di una vera e propria conversione in età adulta”. A Famiglia Cristiana racconta di far parte di un percorso di iniziazione cristiana e di aver partecipato a numerosi pellegrinaggi organizzati dalla parrocchia di San Benedetto di Chiaravalle, a Centocelle. “Con mio marito facciamo catechismo alle giovani coppie” racconta, dichiarando che “Credo che la fede non sia solo un percorso individuale, e che la Chiesa sono i miei fratelli, le persone che camminano con me”.
Giorgia Rombolà, come moltissime donne italiane, da sempre lotta per conciliare la sua famiglia con la carriera da giornalista e conduttrice. “Ho sempre saputo che il mio cuore doveva stare da una parte diversa che non fosse il lavoro” spiega a Famiglia Cristiana, confessando che “Certo, è complicato, devo fare il giocoliere, accettare sacrifici e rinunce, ma sono felice così”. Descrive la routine che l’attende per l’estate e la conduzione di Agorà, raccontando che “Al mattino mi sveglio alle 4, niente colazione con le bimbe, che poi andranno al mare dai nonni in Calabria e le raggiungerò quando potrò nei weekend”. Nonostante questo sacrificio, si dice sicura che “far vedere alle mie figlie che la loro mamma lavora, ha una dimensione tutta sua, sia anche un grande insegnamento per loro. Cerco di far loro passare il concetto che il lavoro, qualunque tipo di lavoro, è un servizio che si fa alla comunità, e che nella vita occorre accettare di dover fare delle rinunce”.