Damiano David e Giorgia Soleri sono più innamorati che mai. Prosegue a gonfie vele la storia d’amore con la coppia legata sentimentalmente dal 2017. Nessuna crisi tra i due che da sempre hanno preferito vivere la loro relazione lontano dai riflettori del mondo dello spettacolo anche se il successo mondiale della band dei Maneskin ha per forza di cose attirato l’attenzione mediatica di tutti. Damiano e Giorgia, anche se famosi e molto ricercati, vivono la loro storia con tranquillità e come una coppia normale. Non solo, i due proteggono il loro amore e la loro intimità concedendosi di tanto in tanto “in pasto” ai media pubblicando stories o delle foto.
Una scelta condivisibile quella dei due che prediligono la discrezione e riservatezza proprio per preservare il loro amore. Proprio la influencer in rarissime occasioni ha parlato del compagno. Una volta proprio su Instagram ha pubblicato una serie di scatti in bianco e nero con il suo Damiano scrivendo: “se dovessi descrivere l’amore sarebbe il modo in cui ridiamo insieme”. Che dire una dedica semplice, ma che arriva al cuore.
Giorgia Soleri e la malattia: “La prima diagnosi di fibromialgia? Un pugno nello stomaco”
Giorgia Soleri non è solo la fidanzata di Damiano dei Maneskin, ma anche una influencer e donna impegnata in prima linea. Recentemente Giorgia ha scoperto di soffrire una malattia, una scoperta che ha voluto raccontare e condividere sui social non per farsi pubblicità, ma per accendere i riflettori su una patologia come quella della fibromalgia. “La prima diagnosi che ho ricevuto è stata contemporaneamente una liberazione e un pugno nello stomaco” – ha scritto sui social Giorgia Soleri – “finalmente il mio dolore aveva un nome, potevo chiamarlo, spiegarlo, dargli spazio e dignità. Ma probabilmente quel nome era molto raro, insomma, altrimenti non ci avrebbero messo anni a trovarlo, no? No””.
La donna ha proseguito dicendo: “poi, un nome: fibromialgia. Nel grande termine ombrello di Central Sensitivity Syndrome, o anche sensibilizzazione centrale. Sarei ipocrita se negassi il misto di terrore e rabbia che ha pervaso il mio corpo dopo l’ennesima diagnosi”. Sul motivo che l’ha spinto a raccontare tutto ha detto: “h scoperto che la condivisione è un viaggio arricchente mai a senso unico, quando dai qualcosa ti torna sempre indietro. E a me è tornata empatia, amore, supporto, vicinanza, abbracci silenziosi e sguardi a voce alta”.